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Perugia, Vittoria Ferdinandi nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Nominata dal Presidente Mattarella per "per il suo contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito trentasei onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che "si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute". 

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Il Presidente Mattarella, spiega il Quirinale, "ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani".

Tra i premiati dal Presidente della Repubblica c'è Vittoria Ferdinandi, 34 anni, di Perugia, nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per il suo contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici".

Laureata in Filosofia e Scienze Tecniche e Psicologiche. È la direttrice del ristorante (e centro polifunzionale) “Numero Zero”: aperto a Perugia nel novembre 2019, impiega un gruppo di ragazzi e ragazze (pari al 50% del personale) che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone. L’iniziativa è nata per cercare di costruire un luogo di possibilità concreta per il reinserimento sia sociale sia lavorativo dei malati psichiatrici alla luce dell’evidenza che per il malato psichiatrico il lavoro non esiste o, se esiste, si tratta per lo più di mansioni decentrate rispetto alla socialità e alla comunità (in archivi, magazzini, etc). Numero Zero è di fatto un esperimento di inclusione: i ragazzi sono messi in rapporto con la clientela e in interazione con i colleghi. Il lavoro è retribuito e questo aspetto costituisce un perno fondamentale per il supporto alla costruzione dell’identità, di un ruolo sociale e di relazioni significative all’interno della comunità, fuori dall’istituzione psichiatrica. Insieme ai ragazzi indossano il grembiule anche operatori e psicologi dell’associazione RealMente, che ha ideato il progetto in collaborazione con la Fondazione La città del Sole – Onlus che ha preso in locazione lo spazio nel centro storico di Perugia. Numero Zero ha aperto dopo un lavoro di restauro e adeguamento realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e della Brunello Cucinelli S.p.A. Numero Zero è prima di tutto un luogo in cui si promuove la cultura della diversità intesa come patrimonio di inestimabile ricchezza; un luogo di incontro, socialità e cultura.

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