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Via del Poggio, la segnalazione: non semplici ferrature, ma veri e propri spuntoni acuminati

In via del Poggio, non semplici ferrature di tutela, ma rostri, spuntoni acuminati, ferraglia su quelle antiche mura. Lo segnala all’Inviato Cittadino un residente di prossimità

In via del Poggio, non semplici ferrature di tutela, ma rostri, spuntoni acuminati, ferraglia su quelle antiche mura. Lo segnala all’Inviato Cittadino un residente di prossimità. E andarci a vedere non è stato un grande sforzo, specie per chi – per strade e vicoli della Vetusta – è abituato a muoversi pedibus calcantibus. Chi scrive c’è andato e ha verificato la correttezza della segnalazione.

Tra via della Siepe e via del Poggio, con affaccio su via San Francesco (poco sopra il pozzo restituito a dignità con l’Art  Bonus) si trova un piccolo edificio molto grazioso. Agli esperti il compito di stabilirne l’età, ma si tratta probabilmente di un bene soggetto a tutela. Per proteggere la proprietà (pare di capire) è stata installata una fila di rostri assai simili agli uncini (sebbene rovesciati!) che si vedevano un tempo nelle macellerie, ma questi sono di dimensioni assai più grandi.

A completamento del lavoro, fra quel muro e l’adiacente, bellissimo terrazzino, è posizionata una ulteriore ferratura a raggera (dotata di spunzoni acuminati), col compito di evitare possibili intrusioni. Ora, è noto che il bello e il brutto afferiscono alla sfera dell’estetica e sono per definizione opinabili.

Pertanto – astenendosi anche dall’entrare nello specifico di autorizzazioni, permessi, nulla osta – è da dire semplicemente che quella sfilata di ferri, lungo il Poggio (paesaggio urbano eternato dal poeta perugino Claudio Spinelli), è dissonante col contesto. Insomma, tutta quella ferraglia non è un bel vedere. Absit iniuria verbis.

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