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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Anniversari storici: quel verbale che decretò la caduta del Regime non andrà disperso

L'archivio e il verbale del 25 luglio 1943 non sono stati venduti ai privati e oggi cade il 75mo anniversario dall'evento

Anniversari storici: quel verbale che decretò la caduta del Regime non andrà disperso. Il lotto 23, contenente le carte Federzoni e il Verbale del Gran Consiglio del 25 luglio 1943, è stato ritirato dalla vendita in ragione del suo alto valore culturale. Questo ha fatto sapere la casa d’aste Minerva Auctions, con sede in Palazzo  Odescalchi, piazza SS. Apostoli 80, Roma.

Sul tema, il professor Carlo Pulsoni ci aveva fornito una dritta. In particolare, il docente dello Studium perusinum aveva sollevato ragionevoli timori circa un frazionamento e una dispersione di documenti tanto significativi per ricostruire passaggi nodali della nostra storia nazionale.

Oggi Pulsoni dichiara: “Ho appreso con grande gioia la notizia che la Minerva Auctions ha ritirato dall’asta il lotto relativo all’Archivio Federzoni. Come ho già avuto modo di scrivere, si tratta di un insieme di documenti molto importanti per la nostra storia. Oltre al Verbale della Seduta del Gran Consiglio, dove si può seguire come in presa diretta la caduta di Mussolini, vi sono altre carte che permettono di fare luce sulla promulgazione delle infami Leggi razziali, oppure sul desiderio di Mussolini di rendere organica al regime la rivista “Nuova antologia”, grazie alla nomina di Federzoni alla direzione, e così via. Tanto materiale è meritevole di essere vagliato con attenzione da parte degli studiosi, possibilmente in un’Istituzione pubblica, per evitare una malaugurata dispersione”.

La decisione della casa d’aste viene letta, dunque, come un servizio alla cultura e alla scienza, non solo alla storia.Il titolare, Fabio Bertolo, aveva dichiarato: “L’intenzione è quella di privilegiare per la vendita un’istituzione pubblica dove [il lotto] possa essere adeguatamente studiato e valorizzato, per renderlo fruibile agli studiosi”.

Già, perché non si tratta solo del verbale della storica seduta, ma nel lotto sono inclusi anche altri importanti documenti autografi dello stesso Mussolini e di altri.  Precisa, infatti, la casa d’aste: “Il corpus di documenti, che non comprende solo il Verbale, ma altre carte storicamente rilevanti (lettere di Mussolini, Balbo, Federzoni, Grandi), merita una destinazione di pubblica fruizione”.

Ma le istituzioni saranno disponibili a farsi coinvolgere in questo salvataggio? Pare proprio di sì, se è vero che Bertolo ha tenuto contatti per cedere i documenti all’Archivio di Stato che ha manifestato concreto interessamento.

Si ricorda che il verbale è l’originale della seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943, con l'approvazione dell’ordine del giorno (presentato dal gerarca Dino Grandi) che prevedeva l'estromissione di Benito Mussolini dal governo e la conseguente caduta del Fascismo.

Uno straordinario documento inedito di 32 pagine, interamente manoscritto, con gli interventi dei gerarchi che, sino a notte fonda, discussero animatamente sul futuro del Ventennio. Decidendo, concretamente, di decretarne la fine ingloriosa.

Insomma: un tesoro meritevole di tener desta l’attenzione di quanti hanno a cuore la cultura e la storia nazionale. Oggi è il 75.mo anniversario di quello storico evento e a noi di PerugiaToday piace ricordarlo ai lettori.

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