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Martedì, 16 Aprile 2024
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Guerra in Ucraina, il cardinale Bassetti e la chiesa perugina in preghiera con papa Francesco: "affidiamo l'umanità alla Madonna"

Appuntamento il 25 marzo,alle ore 18, nella cattedrale di San Lorenzo con la celebrazione eucaristica e la lettura dell’Atto di Consacrazione così come voluto dal Pontefice

Una veglia di preghiera in occasione della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell'umanità, così come voluto da papa Francesco in un momento di guerra tra Russia e Ucraina.

La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, si raccoglierà in preghiera, nella cattedrale di San Lorenzo, venerdì 25 marzo alle 18. La Consacrazione, il cui testo dell’Atto è stato reso noto dalla Sala Stampa della Santa Sede nella mattinata del 23 marzo, avviene nel giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità dell’Annunciazione, nel corso della celebrazione penitenziale nella basilica vaticana di San Pietro (ore 17). L’Atto di Consacrazione è previsto alle ore 18.30.

A livello diocesano sono due gli appuntamenti in calendario per il pomeriggio del 25 marzo, entrambi alle ore 18, con la celebrazione eucaristica e la lettura dell’Atto di Consacrazione: nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, il cui rito sarà presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti; nel santuario della Madonna di Fatima di Città della Pieve, il cui rito sarà presieduto dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi.

Il cardinale Bassetti e il suo ausiliare monsignor Salvi, nel comunicare alla comunità diocesana l’esortazione di papa Francesco ad unirsi in comunione spirituale con lui per implorare la pace, fanno proprie le sue parole, richiamando l’attenzione al "gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace".

"La nostra chiesa perugino-pievese – commentano Bassetti e Salvi – si è da subito unita agli appelli del Santo Padre Francesco anche concretizzandoli con l’accoglienza di diverse decine di profughi ucraini in strutture ecclesiali o in abitazioni messe a disposizione da non pochi privati cittadini. Sono persone, soprattutto donne e minori, molto provate per aver dovuto lasciare rapidamente la propria terra, i propri affetti per sottrarsi alla distruzione della guerra. Da noi trovano accoglienza ed assistenza grazie all’opera di operatori e volontari della Caritas diocesana svolta in stretta collaborazione con le Istituzioni civili. Anche con tutti loro e con quanti si prodigano ad alleviare le sofferenze degli ucraini, ci uniremo in preghiera per invocare la pace".

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