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Gli orti dell’area verde di via Torelli nel mirino dei vandali, scatta la protesta

C’è chi si diverte a fare danni solo per dispetto, interrompendo l’adduzione dell’acqua a scopo irriguo

Orti dell’area verde di via Torelli nel mirino. C’è chi si diverte a fare danni solo per dispetto, interrompendo l’adduzione dell’acqua a scopo irriguo.

Sono un paio di ortini coltivati da qualche anziano. Per riempire la giornata, s’intende, e non per trarne beneficio economico.

Qualche tempo fa, il Comune mandò i mezzi meccanici che fecero tabula rasa sparando, e spianando, ad alzo zero. La superficie appartiene al Comune – si disse – e gli orti vanno tolti di mezzo. Furono così abbattute siepette e recinzioni realizzate in economia e azzerata la piccola superficie orticola. Per gli anziani ortolani (da diporto) game over!

Poi, piano piano, quelle persone ripresero timidamente a coltivare qualche pezzetto, fino a recingere alla meglio e riprendere la piccola attività: un hobby, più che altro. Per ingannare il tempo che non passa mai.

Ormai da qualche anno – ed è buona cosa – c’è tolleranza e il Comune non ha cacciato più nessuno.

Peraltro si è osservato che quelle presenze degli anziani costituiscono una specie di controllo sociale della zona, allontanando presenze indesiderabili. Dunque, ben vengano gli ortini.

Ma ecco spuntare il maniaco, che gli interessati dicono di conoscere. Costui taglia sistematicamente i tubi che portano l’acqua per irrigare. È da precisare che gli orti attingono a una falda superficiale in una zona ricchissima di acque. Non è un caso se poco a valle ci sono le antiche terme di San Galigano, via delle Sorgenti o, poco sopra, le Fonti dei Tintori.

Così queste acque sono state raccolte e convogliate mediante tubazioni di ferro o di pvc. Ma il maniaco dei tubi è sempre in agguato. Se non è un giorno è l’altro, costui sega i tubi in ferro, taglia con zappa o cesoie quelli in gomma o in plastica.

Tanto che gli “ortolani per diletto” devono spendere regolarmente 200 e perfino 300 euro per il ripristino.

Ci sarà modo di porre fine a questo sistematico sabotaggio, realizzato in nome del semplice far dispetto al prossimo? Ma deve proprio esistere chi, prima di andare a letto, fa l’esame della giornata per verificare se abbia fatto almeno una cattiva azione?

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