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Palazzo Gallenga | La città onora il rettore Valerio De Cesaris con un concerto di accoglienza dell’Agimus

Un concerto di rango, applausi non rituali come convinto auspicio che la nostra storica istituzione, che festeggia il secolo di vita, possa continuare a dispensare percorsi formativi d’eccellenza

Palazzo Gallenga. La città onora il rettore Valerio De Cesaris con un concerto di accoglienza dell’Agimus. Una cerimonia in nome della musica che unisce, commenta il Maestro Salvatore Silivestro, presidente nazionale dell’Associazione, attiva promoter dei giovani musicisti.

Non a caso, anche il musicista e musicologo Stefano Ragni ripercorre a volo d’angelo la vicenda di quell’Aula Magna che ha visto e sentito tanti personaggi, talenti del milieu musicale internazionale, quando Perugia ha fatto nascere e lattato la Sagra Musicale Umbra, gli Amici della Musica, con la forza di mecenati e con l’impegno del gotha del pentagramma.

De Cesaris – ricorda Silivestro – succede ad altri rettori che hanno segnato la storica collaborazione fra Agimus e Unistra. Partendo da Salvatore Valitutti (1975) per arrivare a Giovanni Paciullo che, nel 2018, ha firmato una convenzione tuttora vigente. Senza dimenticare Giorgio Spitella di cui è stato celebrato, il 16 aprile scorso, il ventennale della scomparsa con un memorabile concerto, sebbene in streaming.

Poi il saluto dell’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, che – insieme agli auguri di buon lavoro – omaggia il neo rettore con due libri di particolare valore identitario. Si tratta del catalogo della storica mostra “Fotoreporter” e di “Si metta per un attimo nelle mie penne”, raccolta di disegni satirici di Franco Venanti, commentati con arguzia dal nostro Enrico Vaime e prefazionati da Francobaldo Chiocchi.

Poi i ringraziamenti commossi del rettore il quale rileva come l’aula affollata costituisca un fondato motivo di speranza per l’Istituzione che è chiamato a presiedere. Elogia convintamente l’Agimus e si augura che si possa trovare nella musica uno stimolo a ripartire. Riceve con entusiasmo una bella riproduzione della Pala della chiesa di Santa Maria Assunta di Monteluce che Silivestro gli dona.

Interviene infine la pro rettrice Giovanna Zaganelli portando il saluto e l’augurio dell’Ateneo tutto.

Quindi il concerto che si dipana in quattro step.

Il primo è costituito dal ‘Viaggio d’inverno’ (Winterreise), op. 89 di Schubert, eseguito dal basso Daniel Bastos con Sanae Yumoto al pianoforte.

Quindi Dvoràk, Canti d’amore op 83, con Uyanga Erdenebat, soprano, e Anudari Namkhai al pianoforte.

Quindi Fauré, Fantaisie in mi min, op. 79 al flauto Giovanni Petrini e Mariia Ponomarova al pianoforte. A chiudere, con gli stessi artisti, Casella, Barcarola e Scherzo op. 4. Esecuzioni di talenti stranieri, a riprova dell’internazionalità dell’Istituzione.

Un concerto di rango, applausi non rituali come convinto auspicio che la nostra storica istituzione, che festeggia il secolo di vita, possa continuare a dispensare percorsi formativi d’eccellenza, secondo tradizione.

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