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L'Università di Perugia non dimentica la dottoressa Erica Veneranda: pergamena speciale alla famiglia

Affetta da miopatia nemalinica, è venuta a mancare nell'agosto dello scorso anno. Il rettore Oliviero: "In lei tenacia e perseveranza, fonte di enorme orgoglio per i suoi familiari e per il nostro ateneo"

L'Università di Perugia non dimentica la dottoressa Erica Veneranda, studentessa classe 1992 affetta da miopatia nemalinica che era iscritta al Dipartimento di Filosofia, scienze sociali, umane e della formazione (FISSUF) ed è venuta purtroppo a mancare ad agosto dello scorso anno dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche dei processi mentali nel 2017 con la votazione di 110 e lode.

Residente nella Marche, a Porto San Giorgio in provincia di Fermo, nel 2015 era stata inserita nel Servizio di Tutorato Specializzato dell’Università degli Studi di Perugia, gestito dalle cooperative sociali Borgorete e Frontiera Lavoro e raggiungeva regolarmente Perugia per sostenere gli esami e dopo il conseguimento della laurea triennale si era iscritta alla magistrale in 'Valutazione del funzionamento individuale in psicologia clinica della salute'. "Questo non è un giorno qualsiasi" ha detto Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell'ateneo perugino che questa mattina nel corso di una semplice ma sentita cerimonia tenutasi nella Sala del Dottorato di Palazzo Murena ha consegnato una speciale pergamena alla famiglia della dottoressa Veneranda.

"Un Paese può dirsi civile solo quando riesce a dare risposte a tutte le persone che fanno parte della sua comunità - ha aggiunto Oliviero -. L’Università è in primo luogo proprio questo: una comunità, che si fa carico delle necessità e delle aspirazioni delle sue componenti. Prendersi cura dei bisogni educativi e umani delle nostre giovani e dei nostri giovani, infatti, non rappresenta unicamente una responsabilità istituzionale, ma costituisce un’eccezionale risorsa per la crescita e la condivisione di una visione di sviluppo che metta al centro le persone, valorizzandone le peculiarità".

E ancora: "Nei cosiddetti ‘bisogni educativi speciali’ ci sono enormi opportunità: Erica Veneranda ce lo ha dimostrato con il suo brillante percorso accademico, affrontato con straordinaria tenacia e perseveranza. Tutto ciò è fonte di enorme orgoglio per la sua famiglia e per il nostro Ateneo, che attraverso il silente lavoro di numerose collaboratrici e collaboratori affianca e sostiene l’impegno di studentesse e studenti con necessità specifiche, al fine di consentire loro di vivere al meglio l’Università”. 

Il Magnifico Rettore ha quindi consegnato la pergamena in ricordo della studentessa ai familiari: il padre Massimo, la madre Agnese e il fratello Enrico, leggendo le motivazioni in essa contenute. “L’Università degli Studi di Perugia alla dottoressa Erica Veneranda, testimone autentica delle infinite possibilità presenti in ciascuna persona. La sua tenacia, il suo impegno costante e la sua determinazione restino un esempio per tutti noi e per tutti coloro che, come lei, hanno dedicato la loro vita allo studio”.  

Presenti alla cerimonia odierna anche la professoressa Claudia Mazzeschi, direttrice del Dipartimento FISSUF, la professoressa Silvia Fornari e le dottoresse Moira Sannipoli e Cristina Gaggioli, rispettivamente referente e collaboratrice del servizio di assistenza pedagogico-didattica 'Focus', la dottoressa Francesca Lupi, tutor di Erica e il dottor Luca Verdolini, della società Frontiera Lavoro. 

La famiglia Veneranda ha rivolto parole di ringraziamento all’Università degli Studi di Perugia per quanto fatto per Erica, con professionalità e affetto, durante gli anni del percorso formativo. Commosso l’intervento della tutor, la dottoressa Lupi: “Erica oggi ci starà guardando con i suoi occhioni furbi e ci starà ascoltando da lassù, ne sono sicura. Per questo, voglio farle i miei complimenti e dedicarle un forte applauso per aver affrontato questi anni di studio con impegno, dedizione e tenacia”.  

Il Rettore, infine, ha voluto ringraziare anche la Professoressa Mirella Damiani – non presente alla cerimonia - per l’incessante impegno sul fronte dei servizi agli studenti e alle studentesse con disabilità e/o con disturbi specifici dell’apprendimento, un ambito rispetto al quale il Rettore ha annunciato un rafforzato impegno da parte dello Studium. Il Magnifico ha quindi concluso la cerimonia con l’invito a ideare un modo concreto – ad esempio una borsa di studio o un’aula a lei dedicata - per continuare a dare linfa al ricordo di Erica: “Il suo eccezionale esempio – ha concluso il Rettore Oliviero – continuerà ad ispirare le nostre studentesse e studenti e a sostenere il lavoro dei colleghi e delle colleghe che ogni giorno accompagnano il loro impegno”.

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