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Università, dottorato di ricerca a Nicola Piovani: "Dedicato a mia madre che mi voleva laureato"

Cerimonia in aula magna, il compositore ai giovani: "Per scegliere bisogna conoscere, altrimenti sarete voi ad esserlo"

"Questo era un tassello mancante, perché io ho studiato filosofia alla Sapienza, ma non mi sono mai laureato”. Lo ha detto Nicola Piovani a conclusione della cerimonia di conferimento del dottorato  in "Storia, arti e linguaggi nell'Europa antica e moderna" che gli è stato conferito dall’Università di Perugia. “L’unico dispiacere è che mia madre non è qui perché il pezzo di carta a cui teneva molto, la laurea, non l’aveva ottenuta e quindi lo dedico a lei” ha concluso il maestro Piovani. Nicola Piovani ha tenuto la lectio doctoralis dal titolo "La lingua della musica, ieri e oggi", per poi eseguire due brani al pianoforte, tra cui il tema del film “La Notte di San Lorenzo”.
“Conoscere prima di scegliere perché se non si conosce non si può scegliere.  Non si può scegliere tra Wagner e i Maneskin se non si conoscono tutti e due. Ma questo consiglio vorrei darlo anche agli anziani non solo ai giovani” ha aggiunto ancora a margine della cerimonia, ribadendo quanto espresso durante la lectio, nel corso della quale ha ricordato anche l’importanza della musica dal vivo e della sua fruizione in luoghi dedicati. “La fruizione attuale è democratica e di ampio accesso, ma fa perdere il senso della struttura di un’opera. La struttura è la bellezza”. 

Nicola Piovani, dottorato honoris causa tra parole e musica

La solenne cerimonia di dottorato, in latino, secondo l’antica formula Ad conferendum Philosophiae Doctoris gradum, si è svolta nell’aula magna del Rettorato ed è stata aperta dal coro dell’Università degli Studi di Perugia, diretto da Marta Alunni Pini, che ha intonato l’Inno dello Studium Perusinum. 

Presenti in sala numerose autorità istituzionali civili, militari, religiose, il pro rettore vicario Fausto Elisei, il direttore generale Anna Vivolo, i componenti la governance dell’Ateneo, i direttori dei Dipartimenti, nonché la presidente e il direttore del Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, Stefania Stefanelli e Ciuffa, e il direttore dell'Istituto superiore di Studi musicali "G. Briccialdi" di Terni, Marco Gatti, insieme a un folto pubblico di universitari e cittadini. 

Il promotore, Alessandro Tinterri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso il Dipartimento di Lettere – Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne, che ha avviato l’iter per il conferimento del titolo, ha introdotto il Dottorando Nicola Piovani, del quale ha evidenziato l’eccezionale figura di musicista e di uomo di cultura. “Musicista versatile – ha rilevato il professor Tinterri -, compositore impegnato sul versante dello spettacolo, sia cinematografico sia teatrale, autore di musiche da concerto, ma anche di musica cosiddetta leggera, Nicola Piovani ha dimostrato di possedere una personalità artistica in grado di attraversare mondi diversi dell’espressione artistica musicale, senza mai venire meno alla qualità della sua produzione, mettendo in relazione culture diverse”. 

Alla presentazione del candidato è seguita la lectio doctoralis del maestro Piovani, dal titolo ”La lingua della musica, ieri e oggi”, nel corso della quale ha raccontato la sua idea di musica, ovvero l’arte dell’organizzazione dei suoni, con la sua capacità di raccontare quanto non è verbalizzabile: essa costituisce un vero e proprio linguaggio in grado di raccontare la realtà nei suoi aspetti positivi e negativi. Il Maestro, inoltre, ha evidenziato le profonde differenze esistenti fra i modelli di fruizione della musica nel passato e al presente. Oggi, infatti, non essendo più necessaria l’esecuzione dal vivo in un contesto collettivo, grazie all’uso delle tecnologie di riproduzione, si è parcellizzato l’ascolto dei brani, penalizzando la possibilità di conoscere le opere musicali nella loro interezza e rendendo quindi difficile una loro piena comprensione.  

Il maestro ha concluso la sua lectio doctoralis invitando i giovani a non limitare i propri orizzonti, ovvero ad esplorare quanto più possibile la musica dei più diversi autori ed epoche, così da poter, effettivamente, “scegliere” piuttosto che “essere scelti” da ciò che, magari, fa solo più tendenza. 

Al termine dell’esposizione, il Collegio del Dottorato in “Storia, Arti e Linguaggi nell’Europa antica e moderna”, composta dal magnifico rettore Maurizio Oliviero, dai professori Stefano Brufani, direttore del Dipartimento di Lettere – Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne, Mario Tosti e Stefano Giovannuzzi, e dalla Prof.ssa Rita Lizzi, coordinatrice del Dottorato, ha proceduto alla valutazione della tesi esposta, inserendo in un’urna fave bianche in segno di approvazione o nere in caso contrario: unanime è stato il parere favorevole sulla lectio pronunciata dal Maestro Piovani. 

  Il rettore Oliviero, dopo aver assegnato al neo dottore Nicola Piovani il posto sul seggio dottorale, ha quindi consegnato le insegne del titolo accademico: il libro (simbolo della conoscenza), l’anello (a significare l’‘unione’ del laureato con le discipline letterarie e musicali), la toga dottorale, il ‘tocco’, la pergamena, ed infine il rituale bacio accademico. 

 Il rettore ha sottolineato la rilevanza dell’evento: “Il momento attuale presenta delle caratteristiche del tutto particolari, in virtù delle quali diviene ancor più fondamentale indicare ai giovani delle figure che possano rappresentare, grazie alla loro eccellenza culturale, artistica e intellettuale, dei modelli di riferimento: tali eccezionali qualità sono pienamente presenti e riconosciute nella figura del Maestro Nicola Piovani”. L’attribuzione al maestro del titolo di dottore honoris causa, quindi, è motivata dall’essere “Un prestigioso esempio d’ispirazione per i giovani, perché non costituisce solo un’eccellenza dal punto di vista della composizione musicale, ma rappresenta una personalità fondamentale nella storia culturale del nostro Paese”.  

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