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Università, nasce il Center for Magnetic Innovation and Technologies

Il centro di ricerca e sviluppo è frutto della collaborazione tra l'Univeristà di Perugia e la multinazionale giapponese Tamura Corporation

La ricerca e l'innovazione direttamente al servizio della produzione. L'esempio concreto è il nuovo centro di ricerca congiunto Center for Magnetic Innovation and Technologies (Cmit), nato dalla collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Perugia e la Tamura Corporation, multinazionale giapponese

Alla cerimonia è intervenuto Naoki Tamura, presidente della Tamura Corporation of Japan, insieme a Marco Puliti (direttore della High Power Magnetic Division -Tamura Corp of Japan), il co-responsabile tecnico/scientifico del Cmit, Francesco Chilosi (r&d director di Tamura Magnetic Engineering) e a Norihiko Nanjo (senior executive officer of Tamura Corporation of Japan). In rappresentanza dell’Università di Perugia hanno partecipato il rettore Franco Moriconi, il direttore del dipartimento di Ingegneria, Giuseppe Saccomandi, il co-responsabile scientifico del Cmit, Ermanno Cardelli.

“Si tratta di un momento importante per la nostra Università – ha sottolineato il rettore Moriconi -: il nuovo Centro consentirà lo scambio tra le conoscenze all’avanguardia del dipartimento di Ingegneria e la grandissima esperienza sul campo della Tamura Corporation, azienda internazionale leader nel settore, al fine di produrre innovazione, ricerca applicata e garantire ricadute positive sia per i nostri studenti che per il territorio. La stima e la considerazione che il presidente Tamura ha espresso nei confronti dell’Università degli Studi di Perugia ci onora e ci conferma che lo sforzo che abbiamo compiuto per farci conoscere al di fuori dei confini nazionali è stato efficace”.

Il presidente Tamura, Puliti e Chilosi hanno illustrato i settori di interesse della multinazionale, la sua presenza a livello mondiale e come il Cmit rappresenti un’opportunità di sviluppo che la Tamura Corporation, collaborando con l’Ateneo di Perugia, intende cogliere grazie alle competenze maturate dall’Università umbra: saranno sviluppati componenti da utilizzare nei settori dell’energia, del trasporto (treni, navi, automotive), delle reti intelligenti.

“Il laboratorio nasce da una collaborazione, che va avanti da tempo, fra Tamura e Università di Perugia – ha spiegato il professor Ermanno Cardelli -. Abbiamo dei nostri laureati che si sono inseriti in questa società e saranno finanziati posti di ricercatore, di assegnisti di ricerca. Il Cmit dovrà occuparsi, inizialmente, di modellistica su materiali avanzati per applicazioni magnetiche che riguardano treni, aerei, sistemi energetici, campi fotovoltaici; con la speranza di poter poi dar vita poi a un cluster con altre università italiane e giapponesi”.

“Il nostro è un dipartimento vocato all’innovazione; innovazione che può avvenire solo se esiste una ‘filiera’, che non viene mai interrotta, che va dalla ricerca pura verso la ricerca applicata – ha aggiunto il direttore Giuseppe Saccomandi -. Il Cmit è un centro speciale, su materiali magnetici innovativi ed è il riconoscimento del valore della ricerca che è stata portata avanti dal gruppo di elettrotecnica del professor Cardelli e dei suoi collaboratori. Rappresenta un’importante novità per le aziende del territorio, per i nostri studenti che sono così collegati ad aziende multinazionali che possono offrire opportunità anche lavorative”.

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