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Quattro professoresse dell'Università di Perugia tra le migliori scienziate d'Italia

Primo Meeting Nazionale delle Top Italian Women Scientists, ne fanno parte quattro docenti perugine: Romani, Fallarino, Grohmann ed Esposito

L’evento di giovedì 4 luglio 2019 sarà articolato in due fasi.

Al mattino le scienziate, una trentina delle 92 socie del club, si riuniranno, in privato, per aggiornarsi sulle loro ricerche.

Nel pomeriggio, alle 17, è in programma una conferenza focalizzata sul mondo scientifico, culturale e accademico del settore della ricerca biomedica. Un’occasione per sottolineare le sfide e gli ostacoli che affrontano le donne (ancora in numero minore in posizioni apicali rispetto agli uomini) e i contributi che possono dare a questo settore; come sono cambiati gli equilibri nel corso degli anni e come le donne possono avvicinarsi e imporsi in ruoli e discipline che vedono sempre più la presenza femminile. Una serie di interventi per sollevare quesiti, diffondere idee e rispondere a domande legate al mondo della salute, delle donne e della ricerca scientifica.

Coordinerà gli interventi Donatella Davoli, presidente, insieme a Simona Salvarani, di EWMD Reggio Modena.

Il “Top Italian Women Scientists” è un club di scienziate italiane ad alta produttività scientifica promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (Onda), costituitosi nel maggio 2016 e presieduto da Adriana Albini, ideatrice dell’iniziativa e socia di Ewmd Reggio Modena. Riunisce eccellenze femminili che hanno dato un sostanziale contributo allo sviluppo in campo biomedico, nelle scienze cliniche e nelle neuroscienze.

L’obiettivo è di promuovere la ricerca al femminile e avvicinare le giovani a questo mondo. Il club è dedicato alle scienziate italiane impegnate nella ricerca recensite nella classifica dei Top Italian Scientists (TIS) di Via-Academy, un censimento degli scienziati italiani di maggior impatto in tutto il mondo, misurato con il valore di H-index, l’indicatore che racchiude sia la produttività sia l’impatto scientifico del ricercatore, nonché la sua continuità nel tempo, e che si basa sul numero di citazioni per ogni pubblicazione. Per il Club sono state selezionate le ricercatrici con H-index pari o superiore a 50.

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