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Università di Perugia, tolto l'accesso programmato locale: l'elenco dei corsi di laurea a ingresso libero

L'Udu: "L'Università degli Studi di Perugia avanguardia sul piano nazionale nel diritto di accesso all'università pieno, inclusivo e universale"

Addio accesso programmato locale. E i corsi diventano ad accesso libero. L'Unipg ha deciso. È stato deliberato, nella seduta del Senato Accademico dell'Università degli Studi di Perugia del 29 giugno e nella successiva seduta del Consiglio di Amministrazione del 30 giugno, il libero accesso ai corsi di laurea di Biotecnologie, Scienze Biologiche, Filosofia e scienze e tecniche psicologiche, Valutazione del funzionamento individuale in psicologia clinica e della salute, Scienze Motorie e Sportive, Farmacia Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Scienze e tecniche dello sport, precedentemente a numero programmato. 

Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria, Professioni sanitarie, Ingegneria edile-architettura, Scienze della formazione primaria e i corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie, invece, restano ad accesso programmato nazionale.

Il Provvedimento dell'Ateneo, spiega l'Udu - Sinistra Universitaria "è stato adottato anche in considerazione della difficoltà dello svolgimento dei test di ingresso e della modalità "mista" in cui verrà svolta la didattica". L'addio all'accesso a numero programmato per l'Udu "rappresenta un passo avanti importante da parte dell'Amministrazione ed un importantissimo precedente".

"Abbiamo accolto con grande soddisfazione questa delibera - sottolinea Angela De Nicola, senatrice accademica e coordinatrice di Udu Perugia - , che vede ancora una volta l'Università degli Studi di Perugia avanguardia sul piano nazionale nella direzione di affermare un diritto di accesso all'università pieno, inclusivo e universale, in cui a nessuno debbano essere negate le occasioni di formazione: in tutti i pareri da noi resi negli organi fino ad oggi abbiamo sempre sottolineato quanto questa dovesse essere una priorità politica".

Conclude De Nicola: "Da oggi lavoreremo con i nostri rappresentanti in due direzioni. In primis collaboreremo con la Governance perché l'apertura del numero programmato mantenga inalterata la qualità della didattica e della fruizione degli spazi durante la cosiddetta didattiva blended; in secundis perché questa diventi una policy strutturale dell'ateneo, che prescinda in futuro dalla didattica mista."

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