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Unipg, ecco il progetto per rilanciare la vita delle zone terremotate: "Utile e importante non solo per l'Umbria"

Un progetto all'avanguardia presentato questa a Palazzo Murena alla presenza del Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli

Un progetto per realizzare un manuale contenente le linee guida per la riqualificazione economica sociale, ma anche architettonica, urbanistica ed energetica degli interventi temporanei post sismici sia in Umbria, che a livello nazionale. Un progetto importante, presentato questa a Palazzo Murena, sede del Rettorato nel quale è intervenuto anche il Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli.

La ricerca è realizzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, la Regione dell’Umbria e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara. Il manuale che ne nascerà, raccoglierà sia i contributi disciplinari di ambito urbanistico/architettonico che di ambito ingegneristico/socioeconomico di importanti esponenti del mondo accademico e del mondo delle professioni e degli enti pubblici coinvolti.

“Si tratta di un progetto molto utile e importante – ha sottolineato Borrelli - sarà utile non solo per l’Umbria, ma per tutto il territorio nazionale, perché avere soluzioni operative più efficaci e veloci è fondamentale nelle emergenze. La Protezione civile in Umbria è all’avanguardia e plaudo alla decisione dell’Università degli Studi di Perugia di aver fatto evolvere il corso di laurea in Protezione civile di Foligno con nuove iniziative sia formative che di ricerca scientifica, come la presentazione di oggi”.

“Oggi presentiamo il progetto e la realizzazione di 13 strutture temporanee che abbiamo ideato lo scorso anno e realizzato a Norcia e a Castelluccio, per l’accoglienza di ristoranti, bar e altre attività – hanno spiegato i professori Paolo Verducci (Perugia) e Paolo Di Venosa (Chieti - Pescara).

“Si stratta di interventi nella fase dell’emergenza, per rilanciare le aree colpite da calamità. Da qui, da questa esperienza, partirà il manuale che determinerà le linee guida per la costruzione di strutture temporanee: tema importante non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma anche da punto di vista della giurisprudenza, con la speranza che possa colmare anche un vuoto interpretativo”.

“E ’necessario avere, in un Paese esposto come il nostro, tecnici e professionisti altamente qualificati nell’ambito delle emergenze – ha detto il professor Vincenzo Pane, progettista del nuovo Corso di Laurea in Protezione e Sicurezza del Territorio e del Costruito - il nostro corso, interdisciplinare, con il coinvolgimento di 8 Dipartimenti dell’Ateneo di Perugia,  va in questa direzione”.

Intervenuti anche Alfiero Moretti, responsabile della Protezione Civile regionale dell’ Umbria, l’assessore regionale Antonio Bartolini, Diego Zurli, Direttore Protezione Civile, infrastrutture e Mobilità, Regione Umbria,  e professor Giuseppe Saccomandi, Direttore del Dipartimento di Ingegneria,  che ha evidenziato  come il ‘manuale’ rappresenti una novità assoluta che raccoglie un’esperienza ventennale da parte dell’Ateneo perugino, e in particolare del suo Dipartimento, maturata in occasione degli eventi sismici del 1997 e del 2016.

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