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Università di Perugia, i ricercatori brillano in Europa: la Commissione premia il progetto

Nella partnership internazionale dell’Università degli Studi di Perugia, e del progetto, figura anche la prestigiosa World Academy of Art and Science

I ricercatori dell'Università degli Studi di Perugia brillano in Europa. La Commissione Europea, a seguito del processo di selezione e valutazione della qualità, basato su diversi criteri e requisiti e operato da esperti esterni, ha deciso di finanziare il progetto di Strategic Partnership for Higher Education dal titolo “Enhancing higher education on Complex Systems Thinking for sustainable development”.  

Al consorzio di 5 Partner Europei - Limerick Institute of Technology (Ireland), Kauno Technologijos Universitetas (Lithuania), Ionian University (Greece), Pixel – Associazione culturale (Italy) - coordinati dall’Università di Södertörns Högskola (Svezia), contribuisce in maniera significativa l’Università degli Studi di Perugia, con un’unità di ricerca multidisciplinare, costituita dai professori Pier Luigi Gentili (principal investigator, chimico-fisico), Piero Dominici (sociologo e filosofo), Gianluigi Cardinali (microbiologo), David Grohmann (ingegnere ambientale), Claudio Santi (chimico organico).  

Con un budget complessivo di 350 mila euro, il progetto "Cosy Thinking", spiega l'Università di Perugia, "si propone di definire e realizzare azioni e strategie (educazione, formazione, ricerca) all’interno delle istituzioni educative e formative, diffondendo la Scienza e la Cultura della Complessità tra le nuove generazioni di studenti, dottorandi e ricercatori, tra i docenti e la classe dirigente pubblica e privata".  

Gli obiettivi fondamentali del Progetto sono: educare e formare alla complessità ed al pensiero sistemico le nuove generazioni di studenti e dottorandi di ricerca, formare e definire percorsi di aggiornamento professionale, rivolti al personale accademico, a quello delle PP.AA. e delle imprese, contribuire alla costruzione di una “cultura della sostenibilità”, dentro e fuori le istituzioni universitarie e pubbliche, coinvolgendo nelle azioni il mondo manageriale e delle imprese. 

Il Progetto di ricerca-azione “Cosy Thinking” "è stato valutato e apprezzato anche con riferimento all’urgenza di confrontarsi con quel cambio di paradigma, reso ancor più radicale e irreversibile dalla recente emergenza globale (pandemia), che ha mostrato la totale interdipendenza e interconnessione di tutti i fenomeni.   Educazione e formazione alla complessità, supportate da una visione sistemica e multi/inter-disciplinare, rappresentano, pertanto, delle “variabili” di rilevanza strategica per affrontare le sfide globali del XXI secolo e realizzare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite".  

Il progetto, spiega ancora l'Unipg, "è stato selezionato e finanziato perché, oltre a presentare criteri e requisiti richiesti, promette di fornire nuove conoscenze e competenze nell’ambito dello studio e della ricerca sui sistemi complessi e sul pensiero sistemico. Inoltre, il consorzio coinvolto nel progetto sta già stabilendo nuove collaborazioni scientifiche sul tema della Complessità, in Europa e nel resto del mondo. Nella partnership internazionale dell’Università degli Studi di Perugia, e del progetto, figura anche la prestigiosa World Academy of Art and Science". 

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