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Università di Perugia, via al Master in “Etica, Economia e Management”

All'inaugurazione il rettore Moriconi, il procuratore generale Cardella, il prefetto Sgaraglia e il direttore di Sviluppumbria Agostini

Prende il via il Master di secondo livello "Etica, Economia e Management" realizzato dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell'Università degli Studi di Perugia, con il contributo dei docenti di tutto l'Ateneo, in collaborazione con Sviluppumbria, Scai, Officina Sociale e con la collaborazione scientifica della Fondazione Lavoroperlapersona. Alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta a Palazzo Ermini sono intervenuti il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Perugia. Franco Moriconi, il Direttore del Dipartimento Fissuf, professoressa Claudia Mazzeschi, il Prefetto di Perugia, dottor Claudio Sgaraglia, il Procuratore Generale della Procura della Repubblica di Perugia, dottor Fausto Cardella, e il Direttore di Svilppumbria, dottor Mauro Agostini.

“Credo che la parola chiave nel descrivere l’importanza di questo Master sia “relazione”. – ha dichiarato il Rettore Moriconi – Cambiamento dei modelli di relazione tra discipline accademiche, tra individui, tra soggetti economici e sociali. E quando si cambia la relazione dei fattori, il risultato cambia. Per questo ho grandi speranze per questo nuovo corso: che sia in grado di dimostrare che etica e grandi temi sociali non sono un ostacolo, ma un valore aggiunto nella ricerca delle soluzioni migliori, che garantiscano cioè un benessere condiviso e diffuso”.

“L’Università, come in questo periodo ho avuto spesso modo di dire, deve essere autonoma e indipendente e come ho anche sottolineato un riferimento Etico per il territorio – ha spiegato il direttore del Fissuf, Mazzeschi - . Questo anche in considerazione dell’introduzione della social responsibility che rappresenta un impegno di trasmissione di valori da parte di una Università pubblica e generalista come la nostra, che ha il ruolo di guida per il territorio. Si tratta di un impegno che ha una immediata “applicazione” anche con riferimento alla terza missione, le attività accomunate dalla rilevanza sociale, che siamo chiamati a valorizzare ulteriormente nel prossimo periodo. Proprio la rilevanza sociale della ricerca e delle competenze educative deve impegnare l’Università a livello etico, poiché rinvia alla funzione da essa esercitata nei confronti della collettività. Significativo è il contributo in tale direzione proposto dal Master che, non soltanto si presenta come una attenzione a trasmettere un atteggiamento etico nella vita economica ma anche e primariamente a riconoscere quel “valore dei valori” rappresentato dalle persone, dalle relazioni e da una vita organizzativa che può far crescere imprese e istituzioni pubbliche, trasformandosi in linfa per la crescita delle stesse”.

“Questi tempi richiedono la concreta consapevolezza di quanti sono chiamati a responsabilità, pubbliche e anche private, ad esigere la presa di coscienza dell’urgenza di vivere un’etica che sia fonte di motivazioni e di ispirazione a fare bene, ad esaltare il bene comune nell’attività quotidiana, con coerenza del comportamento – ha spiegato il Prefetto di Perugia, Sgaraglia - . Occorre agire con consapevolezza, e individuare, nella frammentazione del tessuto istituzionale, gli interessi generali, sollecitandone la cura e pretendendo dalle varie componenti istituzionali, la garanzia di livelli essenziali del benessere sociale”.

“Il master - ha affermato il Procuratore Generale, Cardella, docente del Master - oltre ad essere un percorso formativo importante, rappresenta una significativa sollecitazione anche nella prospettiva di una rivisitazione dell’etica del giudice al passo con i cambiamenti richiesti dal tempo che viviamo. Unica deve essere l'etica e unica deve essere la cultura tra giudice e pubblico ministero”.

“Per questo master abbiamo messo un network che va nella direzione della terza missione dell'Università - ha sottolineato il Direttore di Sviluppumbria, Agostini, tra i docenti del Master –, nell'ottica dei rapporti dell'Ateno con il territorio, le imprese e le istituzioni. Nel master vorremmo trovare un modello etico e manageriale per le aziende che devono fare un profitto. La riflessione sull'etica del management e degli affari è matura anche in Italia. Tutti dobbiamo lavorare per fare il nostro mestiere al meglio”.

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