Perugia festeggia l'Università con una due giorni tra informazione, festa, lauree e identità
La kermesse si chiama “L’Ateneo al Centro” nel doppio significato di “nell’acropoli” e “al centro dell’attenzione”
L’Augusta Perusia festeggia il suo Studium con una due giorni (12 e 13 aprile) tra informazione, festa, storica identità. La kermesse si chiama “L’Ateneo al Centro” nel doppio significato di “nell’acropoli” e “al centro dell’attenzione”. Diciamo la verità: fa bene al cuore vedere magliette con “I love Unipg”.
La città è tutto uno sfarfallio di coriandoli e un libare alzando i calici a un futuro di successi post lauream. Futuro incerto? Oggi si festeggia. Domani si vedrà. Davanti a Palazzo Manzoni un tappeto di coriandoli e stelle filanti documenta la gioia di amici e familiari per l’obiettivo raggiunto della pergamena, il cosiddetto “pezzo di carta” che, se non garantisce occupazione, costituisce pur sempre un pre-requisito indispensabile a un dignitoso inserimento nel mondo del lavoro. Almeno l’augurio è questo.
Piazza IV Novembre è punteggiata da gazebo informativi e promozionali. L’Adisu dice la sua e un modello di macchina da corsa fa bella mostra davanti alla Fontana di Piazza. La vetrina di Sandri non si sottrae alla kermesse e – secondo tradizione, nello spirito della formidabile Carla Schucani – propone un dolce commemorativo.
Insomma: orgoglio e identità sbandierati con soddisfazione. Nella fondata speranza che, col nuovo rettore, chiunque esso sia, si prosegua nel segno dell’era Moriconi dell’incremento di presenze studentesche fra i bianchi travertini della Vetusta. E, un po’ di movida, se ci scappa? Sì, grazie, perché no? Purché senza eccessi.