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"Una vita da social", i poliziotti tornano tra i banchi per difendere i ragazzi dalle trappole del web

Un uso scorretto dei social network, le trappole che si annidano dietro il web, il rischio di cadere vittima di adescamenti di persone senza scrupoli. In un’era super digitalizzata, crescono in maniera “esponenziale” anche i reati digitali

Un uso scorretto dei social network, le trappole che si annidano dietro il web, il rischio di cadere vittima di adescamenti di persone senza scrupoli. In un’era super digitalizzata, crescono in maniera “esponenziale” anche i reati digitali. Ecco perché è importante “una nuova educazione alla protezione digitale”, una delle mission della Polizia postale che ha deciso di tornare tra i banchi di scuola per incontrare i ragazzi delle scuole umbre.  

Si parte domani, 10 dicembre, con gli studenti di alcune classi dell’Istituto Omnicomprensivo "Bernardino di Betto". Gli incontri si svolgeranno in modalità mista (in presenza e tramite la didattica a distanza) nel rispetto delle disposizioni sul “distanziamento sociale” e delle altre normative in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Continua dunque il progetto “Una vita da social” della Polizia di stato, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale, per porre sotto la lente di ingrandimento le insidie del web ed alle molteplici ed innovative minacce della rete.

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