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Umbria, l'annuncio della Regione: al via il Fascicolo sanitario elettronico, cosa cambia

L'assessore regionale Coletto: "Attraverso il Fascicolo si concretizza il processo di digitalizzazione in campo sanitario che è fondamentale non solo per l’archiviazione dei dati di ogni paziente, ma per l’aggiornamento di importanti informazioni relative alla salute"

"La Regione Umbria, analogamente alle altre regioni, d’intesa con il Ministero dell’Economia e Finanze e in attuazione all’articolo 11 del Decreto Rilancio, ha provveduto,  all’apertura dei fascicoli sanitari elettronici degli assistiti maggiorenni": a darne notizia è l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), sottolinea Palazzo Donini, "è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la sua storia medica, fatta di dati, referti, ricette e documenti, condividendola con i professionisti sanitari e garantendo così, un servizio più efficace ed efficiente".

"Attraverso il Fascicolo – spiega l’assessore - si concretizza il processo di digitalizzazione in campo sanitario che è fondamentale non solo per l’archiviazione dei dati di ogni paziente, ma per l’aggiornamento di importanti informazioni relative alla salute. Grazie alla digitalizzazione inoltre, il medico di famiglia invia direttamente le ricette mediche alle farmacie e ai cittadini basta presentare solo la tessera sanitaria per ottenere il servizio". E ancora: "Un documento sanitario particolarmente importante che alimenta il fascicolo – prosegue Coletto -  è il cosiddetto ‘patient summary’ o profilo sanitario sintetico, che riassume la storia clinica del paziente e la sua situazione corrente ed è creato e aggiornato dal medico di famiglia o dal pediatra, ogni qualvolta intervengono cambiamenti ritenuti rilevanti e, in particolare, contiene dati clinici significativi utili anche in caso di emergenza".  

Con il Decreto Rilancio, spiega ancora la Regione Umbria, "è stata introdotta un’importante novità, ovvero, l’alimentazione automatica del fascicolo. Ovviamente, è fatta salva la privacy, visto che al fascicolo accede solo ed esclusivamente il cittadino, a meno che lo stesso decida di rilasciare il consenso alla consultazione in modo che gli operatori sanitari abilitati, possano accedere per finalità di cura. Tale consenso alla consultazione è facoltativo, pertanto il cittadino decide se rilasciarlo. Il mancato rilascio del consenso alla consultazione da parte del cittadino non pregiudica comunque l’erogazione delle prestazioni sanitarie che rimangono garantite. In ogni momento, il cittadino, ha diritto di visualizzare tutti gli accessi al proprio fascicolo, attraverso una funzione disponibile all’interno del proprio fascicolo".

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