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Umbri e futuro, cosa si sta facendo per quei 35mila umbri che non studiano e non lavorano? Agabiti: "Ecco il piano e strumenti"

In Umbria il dato sull’abbandono scolastico si attesta in doppia cifra ma quello che più preoccupa per il futuro dello sviluppo sociale ed economico regionale è il dato dei  circa 35mila giovani che non studiano e non lavorano e non hanno idea di come affrontare il futuro e si affidano in maniera passiva alle famiglie e alla società. Questo è il fenomeno ma quali soluzioni la Regione sta adottando per arginarlo?

Il punto è stato fatto in consiglio regionale dopo l'interrogazione della vie-presidente Fioroni e il capogruppo della Lega Pastorelli. Il recupero dei quei 35 giovani umbri ad oggi senza un futuro e per chi ha abbandonato gli studi passa per un'azione complessa ma l'assessore regionale Paola Agabiti ha gettato delle basi importanti: nel 2021 erogate, direttamente alle famiglie, circa 17mila borse di studio per una somma complessiva di oltre 6 milioni di euro; una misura simile è stata prevista anche per l’anno corrente con un primo stanziamento di 4 milioni. La Giuntaregionale, con la nuova programmazione 2021/2027 ha potenziato i percorsi di istruzione e formazione professionale e promosso un puntuale e sistematico programma di orientamento per gli studenti e famiglie di scuole secondarie di primo grado, al fine di indirizzare i giovani studenti nella scelta del percorso formativo più adeguato. Istituito l’osservatorio per l’istruzione, uno strumento interistituzionale di monitoraggio in attuazione anche alle linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa per gli anni scolastici a venire.

"Stiamo partecipando - ha spiegato l'assessore Agabiti -attivamente a tavoli di confronto con il Ministero. Al momento non stati ancora definiti interventi indirizzati alla riduzione dei divari territoriali, oltre ad altre misure riguardanti lo sviluppo del sistema formativo professionale e l’orientamento attivo nella transizione scuola-università. Modalità procedurali di attuazione e quantificazione delle risorse non state ancora definite nel riparto territoriale. Nell’ambito della missione riguardante l’inclusione e coesione la Giunta sta partecipando attivamente a tutti i tavoli di confronto ministeriali per definire l’assegnazione delle risorse la cui dotazione complessiva ammonta a 600 milioni di euro". Questo è solo l'inizio di un progetto complesso che è finalizzato soprattutto nel creare professionalità per l'ingresso nel mondo del lavoro. 
 

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