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'Umbria Jazz Smart Design' e 'Alberi di Conoscenza', inaugurate le due mostre a Palazzo Murena

Visitabili fino al 30 settembre, le due iniziative rientrano nell’ambito di 'Jazz goes to University' e sono organizzate dalla Fondazione Umbria Jazz e dall’Università degli Studi di Perugia con la collaborazione dell'Associazione Alberi Maestri

Umbria Jazz Smart Design e Alberi di Conoscenza, due mostre parallele all'evento musicale Two for Tree and Orchestra in programma il 19 luglio prossimo, sono state inaugurate oggi a Palazzo Murena (e visitabili fino al 30 settembre 2020) nell’ambito di Jazz goes to University, organizzato dalla Fondazione Umbria Jazz e dall’Università degli Studi di Perugia, con la collaborazione dell'Associazione Alberi Maestri. Umbria Jazz Smart Design, a cura di Paolo Belardi, Valeria Menchetelli, Paul Henry Robb e Benedetta Terenzi, raccoglie le 27 proposte del workshop, cui hanno partecipato 60 studenti.

"Le due mostre che inauguriamo oggi all’ombra del nostro cedro secolare, nel chiostro del Rettorato - ha esordito il magnifico rettore Maurizio Oliviero - costituiscono un'occasione di riflessione su un tema che è sempre più centrale nelle scelte strategiche dell’Ateneo: la sostenibilità. Questo maestoso albero è il simbolo del principio in base al quale stiamo attuando, con responsabilità, le politiche di governo e di gestione dell’Università, ovvero cercare di restituire quanto più possibile a un pianeta dal quale, fino ad ora, l’umanità ha principalmente attinto. Intendiamo progettare le attività quotidiane, individuali e collettive, ciascuna nel proprio ambito, allo scopo di disegnare un percorso in grado di tradurre questa idea astratta in realtà concreta. Lo faremo con la didattica, come con il nuovissimo corso magistrale in ‘Planet life Design’, grazie alla ricerca scientifica e con le attività di trasferimento tecnologico. Impegnandoci, giorno dopo giorno, a tutelare la bellezza dei luoghi storici nei quali viviamo e lavoriamo, quali, appunto, il chiostro monumentale e il suo cedro. Ringrazio, quindi  gli organizzatori, per lo straordinario progetto di queste due mostre, che ci invitano a guardare agli alberi non solo come dei simboli, ma quali veri e propri maestri di vita e di sapienza, che possono aiutarci a costruire, insieme ai nostri giovani, un mondo nuovo e migliore”.

FOTO 'Umbria Jazz Smart Design' e 'Alberi di Conoscenza', inaugurate le due mostre a Palazzo Murena

L’elogio dell’albero è echeggiato anche nelle parole di Marta Mineo, dell’associazione Albero Maestri che dici  anni fa ha 'adottato' il grande albero del Rettorato e se ne prende cura con perizia e amore. Alberi Maestri è partner del concerto-evento di domenica prossima, Two for Tree and Orchestra, nel fornire l’assistenza tecnica necessaria ai musicisti che suoneranno dal cedro. A presentare la mostra Umbria Jazz Smart Design è intervenuto poi il professore Paolo Belardi, ideatore del workshop-concorso promosso dalla Fondazione Umbria Jazz e svoltosi tra marzo e aprile 2020 in modalità telematica, di cui la mostra espone gli esiti. “Tre anni fa, al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, abbiamo piantato un giovane albero: il corso di laurea in Design. Oggi quell’albero sta donando i suoi primi frutti: non solo le tavole che sono qui esposte, ma anche i primi 5 studenti che ieri hanno raggiunto l’importante traguardo della laurea, alla presenza del magnifico rettore. Ringrazio il professor Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento, che ha creduto in questo ‘albero’ del Design, frutto anche di un accordo di collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia”.

La mostra Alberi di Conoscenza, è stata quindi illustrata dal professor David Grohmann. Posta sotto la supervisione del professore Roberto Rettori, l’esposizione si compone di 12 illustrazioni realizzate dagli artisti Aurora Stano e Marco Leombruni, entrambi presenti alla cerimonia e ai quali sono andati i ringraziamenti degli organizzatori. Le illustrazioni sono corredate da schede di approfondimento, che “permettono - ha spiegato Grohmann - di osservare gli alberi, fisici e metaforici, da varie e inedite prospettive disciplinari: essi formano una foresta in grado di veicolare conoscenze legate sia agli alberi fisici,dalla fisiologia vegetale alla fornitura di servizi ecosistemici in un’ottica di sostenibilità e resilienza, sia a quelli metaforici, in cui la forma dell’albero è usata in contesti letterari, filosofici, riguardanti la tutela delle opere d’arte o persino la teoria dell’evoluzione. Alberi di Conoscenza,  inoltre, è uno dei pre-eventi che ci condurranno a Sharper, la Notte Europea dei Ricercatori in programma a novembre”.

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