INVIATO CITTADINO Un Carlo Pagnotta in grande spolvero rievoca un ‘come eravamo’ di Umbria Jazz
Ma non è solo nostalgia. Progetti, non bilanci
Mostra fotografica di Mencacci alla Misericordia. Un Carlo Pagnotta in grande spolvero rievoca un ‘come eravamo’ di Umbria Jazz. Ma non è solo nostalgia.
Lo avevamo scritto, invitando il patron delle Kermesse del Jazz a visitare la bella esposizione alla Misericordia.
INVIATO CITTADINO Allo spazio espositivo della Misericordia, l’Umbria Jazz di trent’anni fa va in giostra con Gianluca Mencacci
La telefonata dell’amico Carlo giunge puntuale: “Non sono potuto venire all’inaugurazione. Ci vediamo domattina alle 11:30”. E così è stato.
(foto Sandro Allegrini)
Una speciale sezione della mostra fa riferimento alla manifestazione U.J. di una trentina di anni fa. “Foto che scattai in età giovanile”, dice Mencacci.
Il segmento U.J. è situato in fondo alla Misericordia. Dei pannelli in strisce verticali raccontano, nello specifico, la street band Olympia, composta da musicisti provenienti da New Orleans. Ci sono immagini della marching band in uscita dall’albergo La Rosetta, dove erano ospitati (oltre che al Fortuna, ricorda Carlo). C’è la giostra rotante costruita da Metalprogetti.
Una rassegna accurata delle foto disvela nomi e ruoli. Il capobanda suonava la tromba o il sax? Pagnotta ricostruisce con meticolosità e memoria prodigiose.
Poi un giro tra le belle immagini, diurne e notturne, della Perugia orgogliosa e grifagna. Carlo si sofferma, in particolare, sugli scatti che effigiano Porta Sole, fra i cui travertini ha visto la luce, alcuni decenni fa. Resta perplesso di fronte a un’immagine dei contrafforti della fortezza del Monmaggiore, traguardati dagli ex ortini di via Pinturicchio. Non lo convince la vista di una vasca per la raccolta di acqua. “Non l’ho mai notata. Vieni un po’ qua – mi dice – spiegami come stanno le cose”. Chiarito il busillis: “Carlo, non potevi vederla da sopra. Occorre entrare dentro gli spazi dell’ex Orto Sole”. Equivoco dissipato.
Poi tante chiacchiere con l’amico peruginologo Rino Fruttini, che con Pagnotta non si vedeva da tempo. Quindi qualche scatto con l’artista MaMo e con Gianluca. Anche uno con l’Inviato Cittadino, responsabile della carrambata. Si parla un po’ di tutto. Anche della Casa del Jazz, su cui siamo già intervenuti … e torneremo.
INVIATO CITTADINO Turrenetta, Casa del Jazz. Chiacchierata in due step con Carlo Pagnotta. Che dice: 'Non ne so niente'
Ma non si creda si sia trattato di un semplice Amarcord. Carlo Pagnotta si conferma uomo ancora interessato più ai progetti che ai bilanci. Solido segno di perdurante giovinezza. Annuncia infatti una straordinaria novità. Pensa di rinverdire i fasti della presenza della street band Olympia. Anticipando: “Certo che resta ‘guest star’ la nostra Funk Off, ma penso di invitare anche l’attuale formazione di Olympia. Sempre che la presente composizione includa musicisti all’altezza di quella storica”. Staremo a vedere. Ma sappiamo bene che Carlo “quando ha detto… ha scritto”.
Carlo Pagnotta, orgoglio perugino.