Ponte San Giovanni. La nuova sede del Comune di via Cestellini intitolata a Euliste, mitico fondatore della Vetusta
Ponte San Giovanni. La nuova sede del Comune di via Cestellini intitolata a Euliste, mitico fondatore della Vetusta.
Denominazione quanto mai azzeccata. Intanto perché si rifà al leggendario protagonista del “Conto di Perugia e Corciano”, che il Pellini vuole come mitico fondatore.
Mi parlò dell’opera la mia amica di liceo, Maria Imelde Galletti, che se ne occupò nei suoi studi da medievista. E l’inizio del “Conto” (per “racconto”) pare sia copiato da un’altra opera eroica. Appunto “Eulistea” è il titolo del poemetto epico commissionato dal Comune di Perugia, nel 1293, a un certo Bonifacio da Verona. La scrisse in 9 libri, perduti e poi parzialmente ritrovati nella biblioteca dei Conti Conestabile della Staffa.
Secondo la leggenda, Euliste, a caccia sul Monte Malbe, giunse al luogo dell’attuale Duomo di Perugia e, imbattutosi in due orsi in amore, uccise il maschio e si batté con la femmina. Si sarebbe poi fermato sul colle Landone per costruire la sua città. Ricordando la lotta con l’orsa, l’avrebbe chiamata Perorsa, poi trasformato in Perosa-Peroscia-Perusia-Perugia.
Siamo nel campo del mito, ma la storia è bella e suggestiva.
L’immagine dell’eroe Euliste (Auleste dell’Eneide) compare nella parte superiore della Fontana Maggiore, come Ercolano e altre figure fondamentali della storia cittadina. E non è senza significato che stia (a nord) sull’asse opposto di Augusta Perusia, seduta e regnante.
Anche le due figure sulla Porta Marzia (edificata tra il IV e III secolo a.C.) ai lati di quella centrale riferita a Zeus (l’etrusco Tinia) potrebbero essere Auleste ed Ocno, fratelli che combatterono al fianco di Enea nella battaglia contro Turno nel X libro dell’Eneide, ritenuti fondatori di Perugia e Mantova.
La denominazione è dunque quanto mai opportuna, anche sul piano strettamente storico-filologico.
E potrà costituire un utile viatico per riscoprire e valorizzare una figura fortemente identitaria.