rotate-mobile
Attualità

INVIATO CITTADINO Frecciarossa, Trecchiodi all'attacco: "La MedioEtruria ci riporterà alle condizioni del passato"

L'esperto di trasportistica: "L’Umbria è l’unica Regione che vuole "agganciare" l'Alta Velocità lontano da sé"

Trecchiodi: “I have a dream”. Se i Milanesi potessero raggiungere l’Umbria e godersela in un giorno. Messa a San Francesco, Galleria Nazionale e rientro in serata. E la Presidente continua a proporre la stazione in Toscana! Ma non è meglio se il treno viene a casa nostra?

Esordisce: “Pensate, egregi amministratori umbri, se torinesi, milanesi, bolognesi, o addirittura veneti (eventualmente stimolati da eventi che si celebrano in Umbria, come la riapertura della Galleria Nazionale), trovassero disponibile un Frecciarossa che, ogni mattina alle 6:30 circa, li portasse a Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto, Terni”.

Un sogno? E chi lo dice? Non ci vuole molto!

“Sarebbe bello che direttamente (cioè senza cambi a Rigutino o Terontola o Chiusi o Farneta o Terontola… e via delirando) un Frecciarossa – corrispondente a quello che alla stessa ora da Perugia già parte per Milano-Torino – partisse dal capoluogo meneghino”.

E arrivasse nella città del Grifo?

“Esattamente. Sarebbe un trionfo, un successo grandissimo, specie il sabato e la domenica. Quanti cittadini scenderebbero dal Nord a godere ‘l'Umbria in un giorno’! La messa a San Francesco e il rientro in serata nelle loro abitazioni”.

Ma non succede già altrove?

“Tutte le città fuori dalla dorsale Alta Velocità chiedono e ottengono Freccia che escono dalla dorsale e le raggiungono lungo le rispettive linee storiche nelle proprie stazioni nel centro città: Parma, Modena, Reggio Emilia, Agropoli, Sapri, Vallo di Lucania, Sibari, Paola”.

Perché da noi non si fa altrettanto?

“Assurdo! L’Umbria è l’unica Regione che vuole "agganciare" L'Alta Velocità lontano da sé, in una stazione chiamata MedioEtruria che non potrà che ripetere la scomodità (la dannazione) del cambio treno a Terontola: cambio che ci ha emarginato per oltre un secolo e mezzo”.

Insomma: è da evitare la cosiddetta ‘rottura di carico’, ossia la seccatura di dover scendere, armi e bagagli, per prendere un altro treno?

“Sarebbe, ed è, una ‘rottura’ in ogni senso. Ma i nostri politici non riescono a vedere i limiti della loro posizione pro-MediaEtruria: una vera follia!”.

Non ti pareva di averli convinti?

“Macché! Alla sala dei Notari, davanti al ministro, la nostra Presidente ha ripetuto la richiesta di realizzare la MedioEtruria, una infrastruttura che ci riporterà alle condizioni del passato”.

Si vuole, insomma, rinunciare alla comodità di avere l’Alta Velocità a casa?

“Esatto. Rinunciare ad essere raggiunti comodamente con Frecciarossa diretti, non si sa perché e in assenza totale di ogni confronto tecnico, pur chiesto mille volte”.

Chi fornisce alla politica questi consigli poco assennati?

“Mah! Un ristretto numero di persone ha deciso il nostro destino. È mai possibile tutto questo? Mi chiedo con quale accreditamento di competenze”.

Hai qualche altro suggerimento da dare?

“Ad esempio, colgo l’occasione per sottolineare l’importanza strategica del collegamento con British Airways da S. Egidio. Dove acquistare un biglietto per Los Angeles e ritorno (si parte da Perugia e si arriva in California in 16 ore e con poche centinaia di euro). È una risorsa stupenda per la nostra Regione”.

Che centra tutto questo con il rinunciare alla MedioEtruria?

“Chiedere che almeno tre o quattro coppie di Frecciarossa attraversino la nostra Regione vuol dire poter realizzare il centro plurimodale più importante del Centro Italia: ferro aria gomma, perfettamente collegato con la nostra capitale e il resto d'Italia. Si può rinunciare a tutto questo?”.

Rispondi tu!

“Più che illogico, è colpevole”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Frecciarossa, Trecchiodi all'attacco: "La MedioEtruria ci riporterà alle condizioni del passato"

PerugiaToday è in caricamento