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La Regione taglia le corse dei bus per far quadrare i conti. Il 20 giugno il confronto con i Comuni

Il piano di Palazzo Donini prevede la riduzione di una corsa su 10 e il versamento dell'Iva alle amministrazioni locali

Il 10% dei chilometri annuali da tagliare, ovvero 2,7 milioni di chilometri in meno per razionalizzare il servizio di trasporto pubblico e per far rientrare i conti della Regione che si gravano di un disavanzo di 13 milioni di euro ogni anno. A cui si aggiungono i 21 che ogni anno Palazzo Donini da erogare alle aziende e una riduzione del fondo nazionale che ne vale altri 6. 

La Regione, come anticipa il Corriere dell'Umbria, si muove su due fronti: taglio delle percorrenze e la richiesta ai Comuni di corrispondere l'Iva non ancora versata a partire dal 2006, un ammontare pari a circa 21,5 milioni di euro. 

Un piano che mette in allarme le amministrazioni locali, Perugia per prima, anche per gli stretti margini di manovra. Due settimane di tempo per riorganizzare, rivedere le corse, scegliere di quale farne a meno e di come sopperire. L'orizzonte è all'1 luglio, molto vicino, da togliere il sonno. 

Le indicazioni della Regione significano l'eliminazione di una corsa ogni dieci, nel capoluogo siamo su una quaindicina di tratte che rischiano di essere cancellate. Così almeno sulla carta. Il 20 giugno le parti s'incontreranno per i dettagli, con il conto alla rovescia che si avvia agli sgoccioli. 

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