Traffico, mobilità e servizi, quali scenari per il dopo Covid? Le previsioni del Presidente Aci Perugia Ruggero Campi
Il Presidente dell’Automobile Club di Perugia Ruggero Campi fa un’analisi sulla ripresa e parla anche dell’attività dell’autodromo di Magione
Servizi per gli automobilisti, gestione delle tasse di circolazione, gestione del PRA, un’autoscuola all’avanguardia e un centro revisioni, ma anche attività sportiva focalizzata all’autodromo di Magione . Da molti anni inoltre l’ACI di Perugia è impegnato in una costante campagna sulla sicurezza stradale collaborando strettamente con tutte le istituzioni. L’Automobile Club di Perugia è una realtà ben radicata su tutto il territorio, e dal 4 maggio tutte le sue sedi torneranno pienamente operative. Abbiamo interpellato il Presidente ACI Perugia Ruggero Campi sulle prospettive della mobilità alla ripresa dell’attività: “Da come sono impostati i provvedimenti, e da tutta la pubblicità negativa che è stata fatta mi sembra che l’automobile e la mobilità con il mezzo privato esce vincitrice dal Covid 19 – afferma Campi – l’auto diventa quindi uno dei punti di riferimento della fase 2. Ci sposteremo molto di più con l’auto, utilizzeremo meno il trasporto pubblico, siano essi treni, aerei o bus il treno, e quindi chi potrà sostenere l’onere di una trasferta in auto, lo farà certamente, a scapito di quella che poteva essere una mobilità più intelligente. Tutto questo avrà un forte impatto negativo sul traffico e sull’inquinamento, soprattutto nelle grandi città”. Probabilmente per alleggerire il peso del traffico che si svilupperà saranno stabilite diverse fasce orarie per le attività produttive “Certamente è una soluzione valida per consentire di alleggerire il traffico in determinati orari, la gente dovrà abituarsi a ritmi diversi e cambiare le abitudini, resta comunque il fatto che per il distanziamento sociale i mezzi pubblici verranno utilizzati molto meno, e il mezzo privato avrà il sopravvento”.
Quale sarà il ruolo dell’Automobile Club nei rapporti con i cittadini, come avete pensato di adattare il vostro operato alle nuove esigenze?
“Fino a pochi mesi fa siamo stati, e ancora lo siamo, sostenitori di una mobilità sostenibile attraverso il car sharing ad esempio e comunque attraverso tutti quei strumenti per vivere l’automobile in maniera condivisa. Questi modelli ora non possono essere più adottati, e passerà del tempo perché tornino ad essere attuati. Il nostro rapporto con i soci così come era strutturato credo sia finito. Dobbiamo ripensare tutto, i nostri soci ora hanno bisogno di servizi innovativi, e purtroppo quelli dell’Aci sono ancora pensati per il soccorso stradale. Nel nostro piccolo stiamo affrontando il problema e non abbiamo mancato di sottolineare ai vertici nazionali che probabilmente è finita un’era ed è il momento di ripensare il nostro sistema di stare vicino all’automobilista. Riapriremo i nostri uffici il prossimo 4 maggio, e già abbiamo adeguato le strutture per garantire la massima protezione per il pubblico e per il nostro personale utilizzando dei percorsi obbligati e delle barriere protettive per garantire il corretto distanziamento, e di questo devo ringraziare il Presidente di GuidAciService Marcello Carattoli che ha studiato e messo in pratica un progetto davvero eccellente. Il centro revisioni aprirà normalmente il 4 maggio mentre per l’autoscuola invece siamo in difficoltà. L’attività che riguarda la teoria la svolgiamo con un allievo alla volta oppure on line, ma le lezioni pratiche al momento sono bloccate a causa della vicinanza in auto tra allievo ed istruttore. ”
E l’attività sportiva?
“l’Automobile Club di Perugia gestisce anche l’attività sportiva attraverso l’autodromo di Magione, e in questo senso abbiamo già sviluppato delle idee. A mio parere Magione esce avvantaggiato dalla crisi attuale, al contrario degli autodromi più grandi che devono invece affrontare enormi problematiche legate soprattutto ai grandi eventi. Gli autodromi piccoli come Magione invece non hanno mai pensato ai grandi eventi soprattutto perché sono stati tagliati fuori dalle grandi manifestazioni sportive per via della lunghezza che non arriva ai 3100 metri necessari per disputare una gara di campionato. Pertanto un autodromo come Magione, che non basava la propria attività su eventi significativi, pur con uno stop di quasi due mesi, è pronto a ripartire a tutto gas, non tanto per le gare quanto per la passione di tanti piloti che hanno comunque voglia di rimettere le ruote in pista”.
L’attività quindi potrebbe riprendere a breve?
“Certo. Già mi risulta che la federazione motociclistica stia mettendo a punto un protocollo per le prove in sicurezza, e stessa cosa sta facendo anche la federazione automobilistica. Una volta definite le regole sul comportamento e le protezioni che dovremo adottare le strutture piccole come la nostra si possono adeguare rapidamente ed in maniera molto più facile. Gli spazi a Magione sono più che adeguati e comunque ci sarà un protocollo di sicurezza che tutti dovranno adottare. Abbiamo poi un’idea per riprendere l’attività sportiva coinvolgendo gli organizzatori delle tre cronoscalate che si svolgono nella nostra regione, proponendo una gara in pista con un modello organizzativo che possa gratificare i partecipanti. Lo stiamo mettendo a punto e a breve lo divulgheremo nel dettaglio”.