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INVIATO CITTADINO Tamponi gratuiti per gli esenti? Manca la delibera della Regione Umbria: fino ad ora si paga

Tamponi gratuiti per gli esenti, paga lo Stato. Ma fino ad ora, se vuoi il tampone… te lo paghi. Il fatto è che manca la delibera della Regione

Tamponi gratuiti per gli esenti, paga lo Stato. Ma fino ad ora, se vuoi il tampone… te lo paghi. Il fatto è che manca la delibera della Regione.

Accade che tivvù e giornali sparino la bella notizia: Figliuolo ha mandato il soldi, chi è esente non paga.

Poi il cittadino va al laboratorio privato e si sente dire: finora si paga. Allora può darsi che il cittadino, irritato, pensi a una furbata e dia dell’imbroglione all’interlocutore. Ma sbaglia. Perché le cose stanno effettivamente così.

Per dire che la strombazzata gratuità è, per ora, solo sulla carta: una fola. Come la fede degli amanti del Metastasio. Ci sono tutte le premesse, ma la prestazione gratuita resta un periodo ipotetico del terzo tipo: quello dell’irrealtà. Almeno per adesso.

Perché la decisione non è attiva? Perché manca la delibera. Che è come dire “Hai il portafogli pieno palanche, ma muori di fame”. Insomma: ci sono le premesse, ma restano promesse.

Come si spiega tutto questo? Col fatto che le Regioni debbono dare applicazione alla norma tramite una delibera che per adesso è fantasma.

Ci dice un addetto di settore: “La Regione delibera il mercoledì. In effetti, i provvedimenti vengono spediti agli interessati dopo la mezzanotte, quanto scatta il giovedì”.

E se c’è bisogno di deliberare in settimana? “Si aspetta”, ecco la risposta. “Non c’è una precisa ragione nella scelta del mercoledì. Tranne il fatto che è il giorno in cui si riunisce la Giunta. Ma nulla impedisce che, di fronte a un problema urgente, si possa effettuare una convocazione in giorni diversi”.

Si paga, malgrado sia tutto a posto: soldi e programma. I soldi ci sono, il programma è stato inviato ai laboratori che possono disporre della “maschera” relativa in cui inserire i dati dell’assistito esente (foto). Un database semplice e chiaro. Ma è inutile avere la pignatta e non i fagioli!

Ma chi sono gli esenti? Ad esempio, quanti devono sottoporsi al tampone per il rientro a scuola.

E poi? Quanti il vaccino non possono proprio farlo. Perché affetti da patologie che confliggono con la punturina.

Costoro, giustamente, debbono sottostare a ragioni di forza maggiore ed è logico che sia lo Stato – che li obbliga al vaccino o, in questo caso, al tampone – a sopportare gli oneri relativi.

Certo è che i laboratori non possono lavorare gratis e non vogliono subire le inadempienze altrui.

Così, alla barba della sbandierata gratuità, si andrà avanti a pagare, in sgangherata onerosità. Mettendo – come si dice – le mani nelle tasche dei cittadini. Avanti tutta. Almeno fino al prossimo… giovedì. 

RIASSUMENDO, in omaggio al brocardo REPETITA IUVANT: Ad oggi la giunta regionale non ha ancora deliberato l’atto finalizzato a dare la possibilità ai cittadini in quarantena di effettuare, a costo zero, i test antigenici di fine contumacia e quarantena.

Ogni altra notizia è destituita di fondamento. 

1 La maschera fornita dal Ministero-3

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