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Venerdì, 19 Aprile 2024
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STORIE DI DONNE - Paola Ducato, la "Prof. Zoomer" che spopola su youtube: "Micro lezioni per tutti con gli strumenti utilizzati dai giovani"

Insegnante di storia e filosofia del Liceo Classico Mariotti di Perugia, le sue lezioni su Youtube piacciono non solo agli studenti, ma anche a un pubblico più vasto

Quando pensiamo alla scuola, spesso ci vengono in mente lunghe ore seduti dietro a un banco ad ascoltare lezioni noiose, professori che ti tengono sotto controllo appena ti giri a scambiare due parole con il compagno, incubo interrogazioni e compiti in classe, ansia per l’esame finale.

Ebbene, c’è qualcuno, invece, che con passione per il proprio lavoro e competenza, cerca di rendere le proprie ore di lezione non solo interessanti, ma anche avvincenti, presentando argomenti “tosti” in maniera assolutamente accattivante anche per i giovani della generazione “Z”: si chiama Paola Ducato, è un’insegnante di storia e filosofia in forze al Liceo Classico Mariotti di Perugia e si è inventata un canale Youtube per trasmettere ai suoi studenti - ma non solo - in modo più “dinamico” i grandi temi culturali delle materie da lei insegnate.

E così, da un’idea nata all’indomani del primo lockdown, ha preso vita il canale “Prof Zoomer”, dove si può trovare la top ten dei 10 filosofi più illustri sul tema del senso di appartenenza, o la top ten dei pensatori che hanno parlato di ecosostenibilità, oppure una breve ma chiara lezione sulle donne protagoniste della storia dal Medioevo all’età moderna e anche recensioni di alcuni libri consigliati ai ragazzi.

Perugina d'adozione ma di famiglia sardo-siciliana, la “Prof. Zoomer” ci spiega che ha scelto il nome di questo canale facendo una contrazione fra la propria generazione, quella dei cosiddetto “boomer”, e la generazione dei suoi studenti, chiamata, appunto, “Z”: da qui il simpatico nome, che allude anche alla messa a fuoco con lo zoom di alcuni specifici argomenti.

Prof. Ducato, cosa l’ha portata a inventare questo canale per i suoi studenti?

“Sono un’insegnante di lunghissimo corso in questo tipo di scuola, i licei, e negli anni ho assistito a come la scuola sia cambiata. Poi all’improvviso il lockdown ha costretto anche i profani di tecnologia come me a rapportarsi diversamente con i ragazzi, con la Didattica a distanza che ci ha fatto entrare nelle case degli studenti e ha fatto entrare loro nelle nostre. Facendo lezione online mi potevano ascoltare non solo i miei alunni, ma anche le loro famiglie, così ho pensato a un modo per unire la cultura dall’alto e dal basso, consapevole del fatto che il video rappresenta il mezzo che i ragazzi più fruiscono.

Ecco che sono nate delle micro lezioni sprint, dove faccio anche delle segnalazioni bibliografiche o delle vere e proprie recensioni. Un amico, Federico Ceccarini, che è anche il curatore del blog L’artiglio del Grifo, mi ha incoraggiato ad aprire un vero e proprio canale Youtube in cui proporre le mie lezioni aperte in un modo quanto più possibile rilassato e in una forma più fruibile e più piacevole. E così, con il supporto tecnico di mio marito,  la cosa ha preso il via e prosegue anche adesso”.

I colleghi come hanno accolto la sua iniziativa?

“Molti colleghi sono diventati follower del canale, con divertimento, piacere, altri l'hanno preso con maggiore freddezza. Io rimango nel mio ambito, collegata alla storia, alla filosofia all’educazione civica, alle recensioni di letture per ragazzi. È qualcosa che diverte anche me, poi cerco anche di sollecitare al di là della lezione  creando un collegamento interdisciplinare, in una prospettiva più ampia ciò che i ragazzi studiano al liceo classico”.

E il rapporto con i ragazzi è cambiato?

“Sì, assolutamente, perché mi metto in gioco e per loro inoltre avere i video è una facilitazione, perché per lo studio possono usare anche quelle sintesi. Ora quando entro in classe mi salutano con il mio 'saluto rafforzato’, con cui apro tutti i miei video!

E poi i ragazzi si sono appassionati di più ai vari argomenti, per esempio Tucidide, se ne sono appropriati in modo più sciolto, possono cogliere aspetti particolari nelle questioni. Questo ha facilitato qualcosa, sia nel tono sia nel merito, sia nella sostanza sia nella complicità con loro”.

Alla Prof Zoomer non possiamo non chiedere che cosa pensa della Dad…

“Come tutti gli strumenti, è uno strumento nelle nostre mani, né positivo né negativo di per sé. Siamo in una fase di transizione della comunicazione, perché il lockdown ha messo in evidenza molte nostre contraddizioni: una tra tutte, quella di usare quotidianamente delle tecnologie continuando a utilizzare una modalità vecchia di insegnamento. In Dad, ad esempio, non si può fare lezione come quando sei in presenza, bisogna attivare delle nuove forme. Rimettendo al centro della realtà le cose.

La pandemia ci ha sorpreso e travolto e siamo stati lì a imparare le modalità con cui interagire. Andiamo verso un sistema integrato e abbiamo bisogno di formazione sempre maggiore. Ci offre sicuramente grandi possibilità in cui entrare e per cui aggiornarsi, perché non ci si improvvisa, anche se noi insegnanti in qualche modo lo abbiamo dovuto fare; sono delle rivoluzioni che accadono e che ti costringono a una reazione. Chi era più pronto al cambiamento ne ha approfittato e così è stato nel mio caso”.

Oltre al suo canale Youtube proporrà altre iniziative “multimediali”?

“Al momento proseguirò con i video ma ho in programma delle collaborazioni anche con il blog di tifosi L’artiglio del Grifo per unire approfondimenti sulla storia e la cultura perugina alla passione per il calcio”.

Ad avercene prof così!

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