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STORIE DI DONNE - Dal tumore al "colore", ecco come vive e aiuta gli altri nella sofferenza Claudia Maggiurana, la "Maggy Style"

Un'artista eclettica e vulcanica, che dei colori ha fatto uno stile e che con la sua energia è riuscita ad affrontare una difficile malattia oncologica, mettendosi a disposizione con il suo estro anche per gli altri

Claudia Maggiurana è nata a Marsciano nel 1978 ed è una donna energica, eclettica e molto "stilosa", così la definiscono gli altri. Lei si vede come una ragazza senza età con tanti sogni nel cassetto, un vulcano di energia, un’artista capace di regalare un sorriso a chiunque, grazie alla sua spontaneità. 

Claudia è molto creativa, tant’è che si autoproclama "l'artista di sé stessa", ama molto i colori, così come l'arte e la moda: i suoi esordi la vedono come artista floreale, poi organizzatrice di eventi, artista riconosciuta al Giubileo degli Artisti del 2016: da qui, attraverso un profondo lavoro su di sé, sviluppa una sua attività improntata sulla moda e sull’ immagine, che le permette di apparire in televisone in diversi programmi nazionali e di creare un suo personale look e brand. È influencer al Pitti, riconosciuta come Maestra d’eleganza, e proclamata unica Dandy Rock Italiana.

Claudia Maggiurana, in arte Maggy Style, ha allestito una mostra dal titolo “Un Amore, dal grigio al colore” a Marsciano, che le permetterà di raccontare attraverso le immagini ciò che ha vissuto in questo anno. 

Claudia racconta infatti il suo tumore, che ha ribattezzato "Tuo Amore”, perché proprio con la fantasia e il colore, Maggy ha cercato attraverso un suo viaggio personale di esprimere tutte le sue emozioni per far uscire quello che può essere vissuto come l’ultimo dei “mali”. E ha fatto molto di più. Ha fondato un'associazione, "Vivo a colori", che si propone di aiutare le persone che affrontano la sofferenza della malattia oncologica.

La mostra è visitabile dall’11 al 25 marzo al Castello di Spina (sala Country Quintavalle), Marsciano

Claudia, da dove nasce il tuo amore per i colori?

"L’arte in generale, il disegno, la fotografia, tutto ciò che è artistico, sono espressione di me stessa tant’è che mi piace sperimentare tutto, come una bambina che deve crescere ed arricchire la sua anima di esperienze infinite, infatti ho sempre il cassettino dei sogni sempre aperto, raggiungo un obbiettivo ed è subito pronto il successivo, una fonte inesauribile.

Tutti mi conoscono come Maggy, un nome d’arte che mi è stato concesso dal mondo dell’arte floreale nel quale ho operato per diversi anni, fino al 25 settembre 2021, quando poi ho deciso di aiutare con la mia arte le persone attraverso l’associazione Vivo a Colori.

Attraverso la vivacità e il colore dei fiori, aiutavo a far esprimere l’emozioni degli altri ed io attraverso il mio estro cercavo di raccontare l’emozione legata al desiderio preposto, adesso attraverso l’uso del colore cerco il più possibile di far uscire le mie emozioni al fine di essere d’aiuto per altre persone che come me hanno affrontato o si trovano ad affrontare un tumore.

C’è chi disegna con il pennello, chi scatta le foto, chi usa la scrittura e c’è chi come me lo fa in ogni maniera e modo ma attraverso l’uso degli abiti, esprime qualcosa di meraviglioso.

Penso che sia un dono che ho fin da piccola ma che con il crescere si sia affinato, nelle varie tappe della mia vita, diventando un punto cardine in quanto mi ha permesso di partecipare a varie trasmissioni televisive nazionali, fino ad essere riconosciuta come fashion blogger al Pitti uomo e Maestra di Stile ed Eleganza al Dandy Day.

Attraverso il racconto di una storia “Un amore dal Grigio al Colore “voglio esprimermi con il colore un aiuto concreto a tutte le persone che hanno necessità di sorridere alla vita, anche in momenti difficili.

Come ti hanno aiutato la tua vitalità e la passione per i colori ad affrontare la malattia?

"Penso che gli artisti sono contenitori inesauribili di colore ed energia e per quanto mi riguarda, delle vere risorse umane e non solo. Io non rinuncio al mio essere donna ma non rinuncio neanche alla mia bambina interiore, con lei abbiamo affrontato questo duro percorso andando in avan scoperta di cose nuove che nonostante tutto ci entusiasmavano. Non ho mai parlato di tumore in senso dispregiativo ma ho sempre parlato di un “tuo amore “, di qualcosa che è venuto per aprirmi ad un radicale cambiamento, una vera trasformazione da crisalide in farfalla, per far si che da quel bozzolo uscisse una vera farfalla capace di avere ali grandi e colorate.

Il colore per me è fonte di vita, di espressione dell’anima, dell’eleganza e della femminilità, tutti elementi che fanno parte del nostro essere e vivere, ma che vanno anche oltre a ciò che può essere considerato terreno.

Ogni colore esprime un linguaggio suo è sintomo di messaggio come i numeri per esempio, in ogni modo di fare e di porsi c’è sempre un messaggio di cui farsi portavoce.

Il colore è fonte di vita, come l’autoironia e la positività, insieme al sorriso, sono tutti ingredienti necessari per chi si trova in situazioni difficili, ma non solo, dovrebbero essere le basi solide su cui vivere la vita.

Anche quando il mio copro si trasformava, io giocavo con me stessa e creavo, non mi sono mai fermata, sono stata e rimasta sempre in movimento nonostante tutto, molte volte bisogna andare oltre la mente umana perché c’è un mondo meraviglioso. Essendo una persona fuori le righe, ho fatto si che la resilienza diventasse sempre il mio punto di forza, in ogni negatività una positività.

Ho raccontato storie che diventeranno leggende e che porteranno un messaggio ben preciso, bisogna saper amare sé stessi per poter aiutare gli altri, quando si raggiunge questo obbiettivo si capisce che non siamo fatti solo di carne ma che c’è ben altro, un’energia cristallina che ci fa vibrare".

Qual è il messaggio che vuoi dare con la tua associazione? Che iniziative ci sono in programma?

"Vorrei far capire che bisogna reinterpretare sempre quanto ci accade, anche quando sembra che siamo in un tunnel c’è sempre una luce che ci dice di andare avanti con animo positivo, energia e soprattutto vitalità, cercando di superare ogni ostacolo per scalare le montagne ed arrivare in vetta.

Il tempo che abbiamo è prezioso e non va sprecato ma valorizzato anche nelle piccole cose di tutti i giorni, nei gesti gentili, quelli che oggi purtroppo non vanno più di moda, come un abbraccio, una carezza o regalare un sorriso.

Lascio comunque sempre libera interpretazione alle persone su ciò che propongo o espongo, mi piace fantasticare su come possa essere percepita, per avere varie visoni ed estrapolare il meglio da ogni riflessione.

Molte volte quando mi rapporto con la gente, questa pensa di vedere un extra terrestre, una persona con idee e modi di un altro pianeta, ma forse è così, ho le mie idee, i miei obbiettivi so che sono qui per un motivo ben preciso, come so che in questo momento la mia energia serve per aiutare persone che ne hanno bisogno e non solo, ho chiuso un cerchio e ne ho aperto un altro, perché la vita è fatta anche di questo scelte: la mia adesso è una Missione a Colori".

Quali progetti porti avanti con la tua associazione?

I progetti sono molti, è un vortice di progetti: ho raccolto tante testimonianze che mi hanno permesso di portare avanti tante idee e di trovare un team strepitoso, fatto di persone che sono valori aggiunti all’associazione, ognuno aggiunge qualcosa di meraviglioso.

Adesso partiamo con la mostra, che è già diventata un meraviglioso catalogo, vorrei che l’associazione diventasse punto di riferimento per la Breast Unit di Perugia e apportare migliorie e aiuti concreti d un reparto che fa già molto, ma vorremmo sostenere tutti i medici collegati nelle diverse forme della malattia del tumore al seno, pensare alla prevenzione, aiutare nel trattamento e soprattutto nel post, quando ci sono quei momenti bui dove ti senti sola.

Vorrei sostenere con aiuti psicologici le pazienti e i familiari, con nuove forme come la maindfulness, la terapia del colore, l’educazione fisica e alimentare, ideare tutorial artistici e non solo per unire arte e moda per le pazienti affinché abbiano autostima anche in piena trasformazione, trovare momenti di convivialità, aiutare nella didattica e nell’educazione all’approccio della malattia, fare consultori stabili nei Comuni etc..

Intanto mettiamo piccoli semini che diventeranno germogli, sbocceranno e fioriranno mi auguro con buoni risultati".

Un grosso e colorato in bocca al lupo a Claudia/Maggy per la sua Missione a Colori!

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