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INVIATO CITTADINO La storica stazioncina meteorologica di corso Vannucci è in tilt

Fuori uso le lucine del bello e brutto tempo. Occorre provvedere

La storica stazioncina meteorologica di corso Vannucci è in tilt. Fuori uso le lucine del bello e brutto tempo. Occorre provvedere.

La installarono gli ottici Bartoccini e Nebbiai circa sessant’anni fa. Ebbe un successo immediato, in tempi nei quali il meteo e le relative teleprevisioni non erano in voga. All’epoca, i perugini riconobbero a questo presidio meteo una credibilità meritata e guadagnata sul campo. In quella stagione pre-meteo, la previsione più azzeccata del colonnello Bernacca recitava: “Piogge diffuse in varie regioni italiane. Bello altrove”. Dunque, occorreva reperire un’informazione capillare, e corretta, orientata al territorio. Sembrò quella la soluzione.

I perugini di tutte le età, e i pensionati in capannelli, si riunivano là davanti, all’inizio di via del Sette, fin dai tempi in cui in quelle vetrine (che poi sarebbero diventate bar Rosetta, Bata e oggi Doppelgänger) erano esposte automobili. Non c’era chi, passando, non ci buttasse un’occhiata. Perché, commentavano, “la previsione ardice”, ossia “ci azzecca”.

Ora, la professoressa Gabriela Sabatini, vigile custode delle memorie della Vetusta, ci segnala che sono fuori uso le lucine verde e rossa. La verde, convenzionalmente, indicava il bel tempo. La rossa, ovviamente, il cattivo. Perfino banale considerare che la comunicazione si alimentava dal barometro quando indicava, rispettivamente, alta e bassa pressione.

Già da qualche anno, il terzo elemento in basso della stazioncina era andato fuori uso. Tanto che ci fu qualcuno che lo sostituì (la circostanza è ancora verificabile osservando che la dimensione dell’attuale misuratore è inferiore a quella dei due sopra, indicanti temperatura e pressione atmosferica).

Accortasi della défaillance delle lucine, la signora Sabatini si è attivata, chiedendo al personale dell’Hotel La Rosetta se disponessero della chiave. Pare che la risposta sia stata negativa.

Che fare? Quelle lucine vanno sostituite, per almeno due buone ragioni: la prima è quella di rendere un servizio ormai considerato indispensabile dai “vecchi perugini”. La seconda è quella di preservare una tradizione. Senza dimenticare, infine, che quella stazioncina – anche se non ha probabilmente superato i settant’anni di vita – ha titolo ad essere considerata bene culturale da tutelare (naturalmente, intendiamo “cultura” in senso antropologico, non libresco). Obbligo, se non giuridico, certamente morale.

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