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Ecco la statua che risplenderà a Perugia. Il dono dell'artista giapponese Tayga Abe

Al termine della mostra Jisou - Nel tempo sedimentato, la scultura "L’impermanenza" sarà consegnata alla città di Perugia

L’Impermanenza. Condizione di precarietà, di provvisorietà. È questo il titolo dell’opera, attualmente alla Rocca Paolina, che Tayga Abe donerà alla città di Perugia. Si tratta di una scultura in marmo bianco di Carrara, il materiale che ha reso grande Michelangelo e che ha portato l’artista giapponese a lasciare il suo paese per venire in Italia e toccare con mano questa roccia calcarea.

Tayga Abe è arrivato a Perugia nel 1997 e ha studiato italiano all’Università per Stranieri. Quando vide per la prima volta la Rocca Paolina fu colto dalla necessità di aggiungere del bianco agli antichi mattoni della struttura. Inizialmente aveva pensato a delle installazioni, proiezioni video su tela bianca, nel corso del tempo l’idea ha mutato forma. La mostra che vediamo oggi alla Rocca Paolina porta il titolo “Jisou - Nel tempo sedimentato” perché come spiega l’artista: “il tempo passa e la pietra intorno a noi rimane, si tratta di un rapporto tra passato e presente, fra materiali diversi e culture lontane fra loro”.

Lo scultore, ha inoltre organizzato lo spettacolo di teatro giapponese NOH alla Sala dei Notari, al termine del quale, l’avvocato Francesco Mancino, il curatore della mostra, alla presenza dell’assessore allaabe4 Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, ha annunciato il regalo che l’artista vuole fare alla città. Come afferma Tayga Abe, aveva pensato a questo dono fin dall’inizio della creazione della mostra perché: ”Se porto via tutto non rimane nulla del mio passaggio”. Più di tre anni sono stati impiegati per creare le opere di marmo che portano titoli evocativi di una filosofia giapponese. Un pensiero che guarda ancora alla tradizione di Samurai e si rifà ad antiche leggende di pescatori e creature fantastiche che vengono dalla Luna e sulla Luna vogliono tornare.

Anche Tayga Abe in effetti sembra venire da satelliti lontani, ma lui in realtà desidera rimanere in Italia, qui lavora meglio ed è colto da grandi ispirazioni. Non dimentica però le sue origini e per questo ha portato un po’ del suo paese in Umbria. Lo ha fatto unendo arte, con la sua mostra, teatro, con lo spettacolo Hagoromo ma anche servendo il cibo del ristorante tradizionale giapponese di Perugia, Giapp-one, al termine dell’inaugurazione della sua mostra.

LA MOSTRA - Il confronto tra le testimonianze del passato simboleggiate dalla Rocca Paolina ed il presente, ha stimolato la creatività dell’artista nella realizzazione di diverse opere contemporanee che rappresentano il nostro tempo – il presente – e verranno posizionate nei bellissimi spazi della Rocca creando un collegamento, un’atmosfera unica che unisce passato e presente, su un’unica linea temporale. Il rapporto tra l’ambiente e la scultura favorirà una vicendevole valorizzazione estetica e concettuale, le linee morbide e bianche delle grandi sculture saranno immerse nella bellezza dei grandi ambienti, il bianco candido del marmo sarà circondato dal calore della terracotta dei mattoni consumati dal tempo.

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