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A Perugia nasce la prima stanza della rabbia: prendi una mazza e rompi tutto per sfogarti

Ispirato alle rage room giapponesi, l'imprenditore Alessandro Mariotti ha deciso di aprire a Perugia la stanza dove sfogare "quei 5 minuti"...

Prendete un martello, una mazza da baseball, un piede di porco. Chiudetevi in una stanza e date sfogo a tutta la vostra rabbia. Può sembrare un’idea allettante quanto folle, ma a Perugia (la quinta in Italia) è arrivata la prima Rage Room dell'Umbria, letteralmente “stanza della rabbia” dove potrete, in totale sicurezza, scaricarvi di tutte le tensioni e gli stress della vita quotidiana. 

A Perugia la prima rage room per sfogarsi

Mente e cuore dell’idea è l’imprenditore perugino Alessandro Mariotti che da anni lavora nel campo dell’intrattenimento e che a Sant’Andrea delle Fratte ha dato vita ad uno spazio unico dove chiunque, purché in buona salute – può vivere “quei 5 minuti”.

Alessandro è stato ispirato da alcuni video giapponesi delle rage room; il progetto infatti è nato all’interno delle grandi aziende del Giappone per dare l'opportunità a manager e dipendenti di scaricare stress e tensioni.  Poi, sull’onda delle altre camere della rabbia aperte in Europa, ha deciso di lanciarsi in questa nuova e avvincente sfida.

Come funziona. Si entra nella stanza in solitaria o in coppia e lì, scegliendo fra tre diverse proposte ( 5 minuti, 10 minuti o 20 minuti) si scelgono la proprie “armi” ( se ne hanno in dotazione due) per poi colpire e distruggere gli oggetti messi a disposizione: piatti, bicchieri, bottiglie, ma anche mobili o apparecchiature elettroniche, per liberarsi da stress e nervosismi.

Il tutto – come spiega Alessandro – avviene in totale sicurezza. Viene fornita una tuta speciale per evitare di ferirsi, scarpe anti-infortunistiche, maschera, guanti e tutto ciò che serve per proteggersi da schegge e oggetti rotti. Prima di iniziare lo sfogo, il titolare introduce al partecipante alcune regole di base, fa leggere il regolamento, firmare un modulo di scarico di responsabilità e di avvenuta lettura e comprensione del regolamento stesso e poi via, a spaccare tutto per scrollarsi di dosso le energie e sentimenti negativi accumulati. 

Gli oggetti, invece, sono tutti riciclati e grazie a questa attività vivono una seconda vita. C’è anche chi, liberando cantine e garage, porta il materiale ormai vecchio o non funzionante al titolare dell’attività. 

Una novità quella della stanza della rabbia, che sta già riscuotendo successo. “Inaugurata il 7 luglio scorso – sottolinea Alessandro Mariotti – viene utilizzata anche per scopi ludici. Un addio al celibato, un regalo di compleanno particolare, una semplice curiosità”.

Non resta che entrare e dar libero sfogo alle negatività perché  "chi non esprime in alcun modo i propri sentimenti di rabbia tende a viverli per un tempo più lungo”.

La rage room “Quei 5 minuti” è in via Pietro Soriano ed è aperta dalle 8 alle 24 (www.quei5minuti.com). L'ingresso è interdetto a persone in stato di alterazione da alcol o stupefacenti.

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