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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fare del bene… per sovvenire alle necessità dei poveri, più che mai in tempo di Covid

L'iniziativa ponteggiana Doni di Natale

Fare del bene… per sovvenire alle necessità dei poveri, più che mai in tempo di covid. Questo il senso dell’iniziativa, attivata a Ponte San Giovanni, dal titolo “Natale, tempo di doni”, che significa donare e donarsi. Col fine dichiarato di mantenere vive le tradizioni culturali, sociali e religiose in tempi di Sars Covid -2

Molto ampio il numero dei parners interessati. Li elenchiamo doverosamente: Caritas diocesana, Unità Pastorale 14 Ponte San Giovanni, Caritas San Martino, Caritas Torgiano, Scout Agesci, Albero della vita, U P Ponte Pattoli, Associazione Ponte Incontro, Pro Ponte, Consulta delle Associazioni, Ponte San Giovanni da borgo a paese, Pro loco I Molini, Albero della vita, Associazione Famiglie Numerose, Forum delle Famiglie. Si annuncia che l’elenco si sta allungando con nuove adesioni.

L’emporio Siloe, bottega di comunità, si propone di raccogliere giocattoli, panettoni e dolci di Natale, per redistribuirli alle famiglie bisognose del territorio.

Gli alimenti e doni vari verranno raccolti da famiglie, singoli e aziende, associazioni, enti pubblici e privati e potranno essere consegnati all’emporio Siloe via Manzoni (telefonare a Paolo Sorbelli al 347-7227752).

Coinvolti gli scout che faranno un volantinaggio diffuso nelle cassette della posta della zona dei ponti (Ponte San Giovanni, Ponte Felcino…).

Per distribuire i beni raccolti ci sono due ipotesi, sentito il parere della Protezione civile.

Una scelta è quella della distribuzione tramite l’Emporio Siloe in sede e nelle consegne a domicilio. Oppure si opterà per la distribuzione in quartieri circoscritti, come avvenne a Pasqua per le uova.

Dicono gli organizzatori: servono giocattoli. In tutti i casi sarà presente Babbo Natale per la consegna dei doni e dei dolci. Per far pesare il meno possibile l’attuale congiuntura, specie a carico delle famiglie più disagiate.

Gli utenti in emporio non trovano solo cibo, ma anche informazioni sui benefici economici, supporto per la ricerca del lavoro, svolgimento di attività educative, sostegno alla famiglia.

Si sollecita il ruolo attivo del Comune per la diffusione sui social dell’iniziativa e sostegno nel reperire giochi e dolci. Si chiede anche l’attivo partenariato di esercizi commerciali. Natale in appoggio ai più fragili. Perché “amore” fa rima con solidarietà. O amore non è.

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