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Allarme sicurezza, Giubilei: "Inaccettabile il silenzio del Comune di Perugia sul rischio declassamento della Questura"

Il candidato sindaco del centrosinistra replica alla Lega: "Non hanno negato che gli uffici vengano collocati in fascia B, già adesso l'organico è insufficiente. Si tratta di una grave scelta politica"

Il Pd, sabato scorso, aveva lanciato l'allarme: la gestione della sicurezza in Umbria ha delle criticità nuove, rispetto a quelle già note. I parlamentari umbri rivendicavano i risultati del percorso intrapreso con i governi precedenti, anche grazie all'allora sottosegretario agli Interni, Gianpiero Bocci. Mentre, hanno sostenuto, l'attuale Esecutivo sta segnando il passo in negativo. Tra i "pericoli" evidenziati, quello di un declassamento delle questure di Perugia e di Terni.

Allarme, contestazioni e accuse che la Lega aveva rimandato al mittente, parlando di "bufale del Pd". Il tema sicurezza "scotta" e il faccia a faccia non si placa. A intervenire, in questo caso, è Giuliano Giubilei, candidato a sindaco di Perugia per il centrosinistra.

"Non è tollerabile che la Questura di Perugia vada inesorabilmente verso una retrocessione in serie B. Questa gestione politica della sicurezza ha i connotati di una “truffa” elettorale - speiga - Nel polverone della diatriba politica, la Lega non ha affatto smentito che nella riclassificazione delle Questure quella di Perugia verrà declassata a presidio di secondo livello. Si è limitata a dire che gli organici non verranno ridotti, quando oltretutto le stesse forze dell’ordine chiedono che il personale venga incrementato.

È poco credibile che un piano che riassegna le priorità delle sedi provinciali competenti in materia di sicurezza non vada a incidere sulla considerazione che in futuro verrà riservata alla nostra città (e alla nostra regione) e sulle dotazioni che verranno assegnate negli anni - prosegue - Declassare Perugia è quindi una scelta politica grave, che avrà effetti negativi sul nostro territorio. È il risultato prevedibile di politiche finalizzate al facile consenso, ricercato soffiando sul disagio e sulle paure dei cittadini, ma che non sono valide a risolvere i problemi concreti".

In tutto questo, attacca Giubilei,  "non è accettabile il silenzio dell’amministrazione comunale, filoleghista per tornaconto elettorale al punto da mettere i propri interessi politici davanti a quelli dei cittadini. Se per loro Perugia non è più una città da tutelare ai massimi livelli sul piano della sicurezza lo dicano con chiarezza ai cittadini. Io sono certamente di un’altra opinione".

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