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Arco di Duccio e segnali inopportuni. Come ti sfregio l’opera appena restaurata

Arco di Duccio e segnali inopportuni. Come ti sfregio l’opera appena restaurata. Quel segnale l’hanno appena messo. Si spera che chi lo ha fatto possa rinsavire al più presto, rimuovendo una mostruosità, segnalataci da Giuliano Cianelli, novello defensor civitatis.

I residenti e la città si ribellano a quella che viene unanimemente considerata come una scelta imbarazzante.

Deturpata la vista dell’Arco appena restituito alla città nello splendore dei suoi ricami in travertino.

“Quel segnale di direzione vietata, oltre che orrendo, è inutile”, commenta il cittadino.

Difatti chi sale da via Bonfigli e dalla piazzetta dal lato opposto si trova un inequivocabile segnale di direzione obbligata. Per dire che sotto l’Arco non si entra e si può solo andare verso San Pietro. Alcune osservazioni dello stesso Cianelli, già riportate su queste pagine, avevano fatto strike ottenendo consensi generalizzati (Arco di Duccio. Hanno fatto 30… potevano fare 31. Giuliano Cianelli scrive e segnala criticità al Comune di Perugia).

Anche questa segnalazione ci sembra sensata, ragionevole, non animosa. Avanzata nell’esclusivo interesse della città.

Insomma: che senso ha ripetere l’indicazione con un divieto? Giudichi il lettore se la contestazione e relativa polemica sono infondate. All’Inviato Cittadino sembrano condivisibili.

Segnali stradali inopportuni davanti all'arco di Duccio

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