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E’ primavera, svegliatevi bambine (e bambini)! L'iniziative poetica della Primaria di Tordandrea

Poesie e versi trascritti su scampoli di tessuto da lasciare in vista a beneficio dei passanti e dell’intero paese

Riceviamo e pubblichiamo un importante messaggio di poesia e di speranza che nasce dai bambini e dai genitori di  un piccolo territorio e di una piccola scuola.

Probabilmente con le note di questa canzone in testa, che solletica antiche memorie, tutti noi accogliamo il ventunesimo giorno di marzo.

“Sono nata il 21 a primavera” scriveva Alda Merini, una delle poetesse più amate nel nostro Paese, “ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta.”

Poesia e Primavera a detta della Merini sono tempesta, connubio taumaturgico, potente, tra parola e natura.

Difatti il 21 marzo segna non solo l’arrivo della primavera e della bella stagione, nella stessa data, ormai dall’anno 2000, si festeggia anche la Giornata Mondiale della Poesia.

In tutti i tempi l’uomo si è sempre affidato al linguaggio poetico per comunicare le sue emozioni più profonde.

Proprio per celebrare una delle forme più antiche e raffinate di arte con cui l’essere umano esprime l’inesprimibile e valica i confini della realtà formale della parola, l’Unesco ha deciso nel 1999 di istituire la celebrazione di questa giornata.

La Scuola Primaria “F. A. Frondini” di Tordandrea - IC Assisi 2 - non poteva certo lasciarsi sfuggire l’aulica occasione, soprattutto in questo tempo di prolungata didattica a distanza, di solitudine e lontananza.

Come potersi sentire più vicini, bambine e bambini, genitori e insegnanti, se non affidandosi all’arte della parola e della poesia?

Sappiamo bene quanto la fanciullezza sia caratterizzata dal vivere autentico, i bambini vivono e vedono il mondo liberi, senza sovrastrutture. La poesia permette loro di raccontare la verità, narrare in versi il proprio cuore. Nessuno come un bambino gioca con le parole e le trasforma in figure retoriche, anche senza sapere propriamente quali esse siano. Nessuno lo fa con tale naturalezza.

I bambini sono liberi e libera è l’arte poetica di maneggiare le parole per raccontarsi. Così tutti gli alunni e le alunne delle cinque classi, dalla prima alla quinta, hanno accolto l’invito degli insegnanti di tirare giù le rime dagli scaffali e trascrivere versi su scampoli di tessuto da lasciare in vista a beneficio dei passanti e dell’intero paese. Si è dunque deciso di lanciarsi in una meravigliosa avventura e celebrare, non il giorno, ma la “Settimana della Poesia”.

Poesia a scuola per il risveglio di primavera

Tutti si sono trasformati in poeti e artigiani della parola! Chi ha raccolto la sfida aiutandosi con la poesia a ricalco, chi ha pensato per giorni e giorni e solo alla fine ha prodotto, chi ha lavorato con il compagno per divertirsi di più e sì diciamolo, per avere una mano, perchè si sa, insieme è più bello anche a distanza, chi ha voluto partecipare anche se della scuola non faceva parte, perché le cose belle giocano al passaparola, e anche chi ha impiegato interi giorni per decorare i suoi versi.

Insomma alla “Settimana della Poesia alla Torre” ha partecipato tutto il paese e anche più.

Per contrastare l’incertezza del nostro tempo, la paura che a volte avvolge, le poesie della Scuola “Frondini” sono lì, che sventolano, lungo la recinzione, leggere e colorate alla brezza primaverile, erette a monito universale e ricordano “Chi semina Poesia raccoglie Speranza”.

Proprio questo il messaggio dello striscione realizzato da alcune insegnanti, che campeggia sul grande cancello della scuola, accompagnato da decine e decine di poesie riprodotte su stoffa, ad addobbare le inferriate, festa per gli occhi, nutrimento per il cuore.

Se vi trovaste a passare da quelle parti, e voleste dare un’occhiata all’installazione provate a chiedere ai passanti: “Ma dov’è la scuola che semina Poesia e raccoglie Speranza?” Qualcuno ve la indicherà di certo.

Maria Papa

insegnante della Scuola Primaria “F. A. Frondini” - Tordandrea- IC ASSISI 2

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