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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Inviato Cittadino - C’era una volta lo studio di registrazione della scuola di musica La Maggiore

Ultimo atto di una vicenda vissuta dalla scuola musicale come un esproprio

C’era una volta lo studio di registrazione della scuola di musica La Maggiore. Ultimo atto di una vicenda vissuta dalla scuola musicale come un esproprio. Dalla conferenza stampa a Palazzo dei Priori del 30 settembre scorso – racconta Francesco Ciarfuglia – presenti sindaco Romizi e vicesindaco Tuteri, dirigenti Roberta Migliarini, Amedeo Di Filippo e Monia Benincasa, sono emersi questi dati. Nel Comune di Perugia si contano 54 scuole materne, 56 elementari, 28 scuole medie.

Quali le somme investite?

Si parla di 520.000 euro, spesi per gli interventi di edilizia scolastica leggera nelle scuole per l’adeguamento alle norme anti Covid.

Nel dettaglio, sono 40 i plessi coinvolti, 27 le aule aggiunte, 3 le aule ‘sottratte’ alle associazioni all’interno dei plessi.

Ed ecco uno dei passaggi chiave.

Di queste aule tolte alle associazioni, ben due riguardano la scuola di musica “La Maggiore” di Perugia. Da segnalare il caso che una di queste due aule (sottratte, ma, dal tono del post, si lascia intendere “scippate”) era lo studio di registrazione.

In ben 137 (su 138) scuole hanno risolto i problemi convertendo in aule le palestre, i teatri, le sale professori, i laboratori, le biblioteche, i corridoi, gli stanzini, raddoppiando, dividendo, con tende, cartongessi, soppalchi e plexiglas.

“Invece – sottolinea Francesco Ciarfuglia – nell’immenso, mastodontico, impressionante, labirintico  edificio di Sant’Anna, sede della scuola media San Paolo di Perugia, non è stato possibile agire diversamente. Nulla è stato modificato se non con l’aggiunta delle nostre due aule. Su 3, TRE, in tutta Perugia, aule sottratte alle associazioni, ben DUE sono le nostre”.

La terza (ma in verità sono quattro stanze, ndr),  secondo l’autore del post, è quella della Biblioteca Comunale delle Nuvole che aveva sede nella scuola Pascoli. Alla Biblioteca il Comune ha dato in alternativa la sede di Fontivegge. E pare che il cambio sede, dalla Pascoli a Fontivegge, fosse in programma ancor prima del Covid.

“Nel frattempo – questa la critica – lo studio di registrazione non esiste più. Ora quello spazio è diventato un’aula scolastica, sede di una classe di prima media”.

Quello studio di registrazione ha un passato di rango. “Vi hanno lavorato musicisti quali: Umbria Ensemble, Orchestra da Camera di Perugia, Anonima Frottolisti, Francesco Cafiso, Stefano Ragni, Orchestra Bela Bartok di Budapest, Roberto Fabbriciani, Mario Ancillotti, Pier Narciso Masi, Stefano Bollani, Danilo Rea, Paolo Fresu, Claudio Brizi, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Joey Baron, Fratelli Mancuso, Riccardo Arrighini, Stefano Bagnoli, Aldo Zunino, Xavier Girotto, Miriam Hybiden Dickinson, Lorenzo Lucca”.

Vi hanno registrato celebri etichette discografiche quali: Naxos, Giottomusic, Ecm, La Maggiore, Hyperprism, Tactus, Universal.

Vi hanno suonato e tenuto master class musicisti e docenti quali: Music Fest Perugia, Ilana Vered, Pier Narciso Masi, Lincoln Almada, Ellade Bandini, Mosè Chiavoni, Fernando Sulpizi, Louis Sclavis.

Vi si sono svolti gemellaggi musicali quali: scuole d’arte e musica di Potsdam e Tubingen, Scuole di musica Pecsi Sebestyen e Bela Bartok di Budapest, accademie musicali di Grand Rapids, Seattle e Aix En Provence.

Smantellato, dunque, lo studio per il quale erano già in programma altri lavori, altri progetti! Che ora, dopo l’‘esproprio’, si dovranno adeguare ad altri contesti, con minori risorse logistiche ed economiche.

“Ma – conclude Francesco Ciarfuglia – noi non ci arrendiamo! Convinti come siamo che  la musica salverà il mondo!”.

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