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Studenti dell'istituto Volta oratori per una notte al Barton Park per l'evento "Turning point"

Quindici studenti si sono cimentati in diretta streaming nella conclusione del percorso TED- Ed club per la diffusione di idee innovative condivise con un network internazionale

Una notte da oratori. Gli studenti del Volta di Perugia hanno celebrato il loro "rito di passaggio", diventando speaker per una notte nell’evento ‘Turning point’, trasmesso in diretta streaming martedì 8 giugno dal Barton Park di Perugia.

I 15 studenti si sono cimentati nelle tematiche di ‘Tempo di qualità’, ‘Nanometri e anni luce’, ‘Imparare dalla fragilità’, ‘Fuori dal coro’ e ‘Questione di scelte’ per l’evento conclusivo del percorso TED-Ed Club, ispirato quest’anno al ‘turning point’ appunto, un giro di boa, un momento dopo il quale le cose non sono più le stesse, anche se apparentemente simili. Attraverso i loro talk,  gli studenti hanno raccontato il loro punto di svolta, imperniato sulle proprie passioni, che li ha portati ad una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità. Ad esprimere le proprie idee e condividerle con un network internazionale, secondo i principi del public speaking, del project based learning e del design thinking, sono stati Martina Giambarioli, Alice Capitini, Eleonora Brunelli, Giorgia Coltrinari, Alessio Cerquiglini, Noemi Conte, Edoardo Mignini, Margherita Calandra, Marco Rosi, Achille Giorgi, Mouad Kertib, Filippo Fumanti, Thomas Tempobuono, Francesco Bianchi e Riccardo Giappichini.

TED, acronimo di ‘Technology Entertainment Design’, è un’organizzazione no-profit nata in California 30 anni fa per diffondere idee che meritano di essere diffuse, come recita il suo motto ‘ideas worth spreading’. Dal 2018 l’Itts ‘Volta’ di Perugia è entrato a far parte del programma TED-Ed, fondato nel 2012, e ogni anno organizza un evento finale per dare spazio e voce alle idee di studenti che altrimenti rimarrebbero inespresse.

“Il progetto TED – ha dichiarato la dirigente scolastica, Rita Coccia – è uno dei nostri fiori all’occhiello.  I ragazzi parlano in pubblico delle loro esperienze e sensazioni su temi particolari e così crescono dal punto di vista delle competenze comunicative, competenze che gli saranno richieste nel futuro. Purtroppo quest’anno l’evento non è  stato in presenza come gli altri anni ma è stato importante farlo per rimarcare che la Scuola c’è, è vicina ai ragazzi e si interessa di quello che pensano”.

“Lo scopo che volevo raggiungere partecipando a questo progetto – ha spiegato Riccardo Giappichini – era parlare delle mie passioni, la matematica e la scienza, in particolare i buchi neri. Questo evento è stato un po’ il mio ‘turning point’ di quest’anno difficile, solitario, perché mi ha permesso di riavvicinarmi agli altri. Sono riuscito a esprimere le mie passioni e coniugare questo con l’amicizia e l’unione con gli altri”.

Studenti del Volta oratori per una notte

“Questo progetto – ha affermato Margherita Calandra – è stato un modo per far fuoriuscire le idee e rendere tutti partecipi di ciò che noi giovani pensiamo. Nel mio talk mi sono soffermata sul tema dei Social network e delle problematiche che ne derivano da un ‘abuso’. Questa esperienza mi ha insegnato a mettermi in gioco e scoprire abilità che non pensavo di avere”.

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