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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Schegge di Carlo Antonio Ponti | Dare i numeri di notte

Quanti e quali sono i vizi capitali? Anche detti impropriamente peccati capitali o mortali? Ah sì 7 (sette) e si chiamano Accidia, Avarizia, Gola, Invidia, Ira, Lussuria, Superbia. Non c’è persona che non ne abbia in dosi o sfumature più o meno rilevanti un po’ di ciascuno. Io di pirsona pirsonalmente escludo categoricamente sua signoria l’Avarizia, non è nelle mie corde, mi sembra così avvilente e mischinella, ma non ho beninteso nemmeno le mani bucate. La beneficienza per esempio dev’essere anonima e in una certa misura lo so nasconde sensi di colpa, ma, sempre meglio farla che privarsi della gioia di farla, direbbe il signor de La Palice che se non fosse morto sarebbe ancora vivo. 

Beh! su gli altri sei preferirei, se le care lettrici e i cari lettori permettono, preferirei sorvolare, un outing potrebbe rivelarsi fatale. Ma no, riflettendo mentre subisco una botta d’insonnia, un vizio, e piuttosto pesante ce l’ho, eccome, Carlo, non fare il furbo. Invidio a tutto gas chi sa di matematica, non mi sarebbe dispiaciuto saperne un po’ di più ma al liceo classico non ho avuto insegnanti degni e poi ni dicevo infingardo tanto io di algebra non ci capisco un’acca, ma m’incanta e non so dire il perché la successione del sommo Leonardo Fibonacci (1170-1242): 0 1 1 2 3 5 8 13 34 55… ossia ciascun numero è la somma dei due precedenti. È una poesia della natura e dell’universo che mi fa immaginare il cosmo, i buchi neri, le galassie, le onde gravitazionali, il tempo, insomma l’infinito. Insomma, non sono affascinato soltanto dalle parole, ma anche dai numeri. 

Ma senza complicazioni esoteriche o pitagoriche e se fossi un pittore li dipingerei su numerose tele e li disegnerei su infiniti pizzini. Non so dire perché ma mi diverte l’8 bello obeso e se lo metti orizzontale pensa un po’ simboleggia l’infinito. Ma li odio, non li invidio, perché non comprendo quando indicano la ricchezza, quella invisibile, non ostentata come i tatuaggi del pedatore Icardi , ma segreta nei caveau delle banche e nei file criptati delle borse,specie quando leggi che i vertici di Pfizer hanno con un click guadagnato milioni di dollari vendendo al massimo rialzo le azioni il giorno stesso dell’annuncio della scoperta del loro vaccino. 

Benemeriti filantropi. Anche loro mortali. Ah! dovunque siate – penso proprio in un paradiso – avrete certamente rabbrividito Alexander Fleming scopritore della penicillina, Jonas Salk e Albert Sabin della poliomielite. Non mi risulta aveste lo yacht e l’aereo privato, un’isola tutta per voi o ville in Costa Smeralda.
Moriste agiati e con la coscienza pulita. Non avevate, semplicemente, il portafogli al posto del cuore.

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