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Giovedì, 25 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Al cinema Sant'Angelo proiezione e raccolta di firme contro il metodo Guantanamo

Un’iniziativa che coniuga egregiamente spettacolo e diritti civili, storia e fiction

Un’iniziativa che coniuga egregiamente spettacolo e diritti civili, storia e fiction. Al Sant’ Angelo di via Lucida, film e raccolta di firme contro il metodo Guantànamo.

Esponenti di Amnesty International, affiancata da Associazioni come Free Assange Italia, chiedono di sottoscrivere una petizione, volta ad ottenere una definizione legalitaria per gli ancora 35 prigionieri musulmani rinchiusi nel carcere speciale di Guantanamo. Vessazioni, torture, violazioni dei diritti e quant’altro debbono cessare.

Positiva risposta del pubblico, accorso al cinema gestito da Cinegatti per assistere alla proiezione del film “Una mamma contro G. W. Bush”, vincitore di due Orsi d’argento alla Berlinale 2022.

Il plot ruota intorno alla vicenda di Rabiye Kurnaz, una casalinga tedesca di origini turche, residente a Brema. Dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, il figlio diciannovenne Murat viene arrestato in Pakistan, accusato di essere un terrorista, e da lì portato a Guantànamo.

La donna intraprende una battaglia legale durata anni per dimostrarne l’innocenza, ottenendone la liberazione con l’aiuto dell’avvocato Bernhard Docke.

Una vicenda commovente che ci richiama al dovere di vigilare sui diritti e la dignità dell’individuo.

La proiezione è stata organizzata da Amnesty International Perugia, Free Assange Italia, Sinistra Universitaria-Udu Perugia. Un cui rappresentante ha proposto una riflessione sulla situazione della comunicazione cartacea e multimediale nella nostra regione, paventandone la deriva verso una limitazione del diritto d’informazione e i rischi di manipolazione.

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