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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Breast Unit di Perugia, anche durante il lockdown garantita l'assistenza continua alle donne operate al seno

Attivato un servizio di estetica oncologica per donne in trattamento chemioterapico

L'emergenza sanitaria da Covid19 non ha toccato i bisogni delle donne con diagnosi di tumore al seno che si sono rivolte alla Breast Unit dell’Azienda ospedaliera di Perugia. Stessa l'assistenza che hanno ricevuto nel periodo precedente il diffondersi del Coronavirus, con una attività che ha permesso di recuperare le soste forzate dovute alle norme di prevenzione della pandemia.

"Il rallentamento dell’attività chirurgica legato alle regole di distanziamento sociale e la  riorganizzazione degli spazi ospedalieri, ci hanno stimolato ad un impegno straordinario, per accorciare i tempi di attesa e dare così risposte rassicuranti alla popolazione - sottolinea il professor Antonio Rulli, responsabile della struttura", un risultato raggiunto anche "grazie all'alto senso di appartenenza all’ospedale manifestato da tutto il personale", ribadisce durante durante un incontro con la direttrice sanitaria Simona Bianchi.

Dal confronto è emerso che nei mesi di maggio e giugno l’attività chirurgica si è spostata in strutture pubbliche e private per rispondere ai bisogni delle donne, a partire dal 1 luglio l’attività è ripresa a pieno regime al Santa Maria della Misericordia, con quattro sedute operatorie settimanali. "Per meglio fotografare l’attività svolta negli ultimi mesi - aggiunge il prof.  Rulli - è necessario partire dal dato registrato a fine aprile nella prima fase del Covid-19, quando eravamo scesi ad un -37% di interventi chirurgici rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma già a fine luglio è stato possibile un recupero importante, con il 21% in meno di attività. Fatta una proiezione a fine anno, contiamo  di contenere nel 10%".

Un risultato che merita di essere diffuso alla popolazione e alle associazioni che da tempo supportano anche attività di ricerca. 

Scendendo nel dettaglio, il direttore della Brest Unit ha comunicato che a fine luglio erano stati eseguiti 236 interventi chirurgici, di cui 61 mastectomie (16 bilaterali), 80 quadrantectomie (3 bilaterali), 77 linfonodi sentinella Osna, 95 tumorectomie, dissezioni ascellari, biopsie. "La collaborazione dei  colleghi della chirurgia plastica - ha precisato - ci ha permesso di offrire alle pazienti tecniche innovative per la ricostruzione immediata con impianto di protesi in corso di 45 mastectomie".

Sempre durante il periodo di lockdown, grazie all’apporto delle associazioni di volontariato sono stati realizzati collegamenti on line che hanno permesso, senza interruzione, la realizzazione del Gruppo multidisciplinare aziendale che ha assicurato le migliori scelte del trattamento,  sia nella fase pre e post operatorio, con la completa presa in carico della paziente.

Alle riunioni ha partecipato anche il personale sanitario professionisti delle ASL dell’Umbria rafforzando cosi il concetto di “rete” nella cura delle neoplasie mammarie della regione. Una concentrazione di energie che ha permesso di  23 sedute/settimana con Il distanziamento sociale, che pur limitato i contatti operatore – paziente, ha portato a realizzare una volta alla settimana sulla piattaforma Zoom sedute di danza riabilitativa per tutte le donne operate e costrette al domicilio, che sono state seguite a titolo volontaristico dalla dIrettrice della Scuola DanzArte di Magione, donne che hanno mantenuto un contatto con i professionisti per la risoluzione di piccoli problemi insorti nel post operatorio.

La direttrice sanitaria Simona Bianchi ha sollecitato la realizzazione di uno spazio adibito a trattamenti estetici per le donne che si sottopongono a terapia chemioterapica: "Ci sta a cuore offrire alle pazienti il meglio dell’assistenza anche sotto il profilo psicologico, e del benessere fisico e ridurre al massimo le conseguenze delle chemioterapia. Si tratta di una fase delicata della vita di una donna e dobbiamo assisterla nel suo percorso di malattia". La consulenza di una estetista diplomata proprio in estetica oncologica, è già attivo e le pazienti potranno rivolgersi caposala Vincenza Pacifici per usufruire del servizio.

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