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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO San Giuseppe, si preparano le famose frittelle

Frittura consentita. Unica eccezione lecita in tempo di Quaresima

Domani 19 marzo, San Giuseppe, si preparano le famose frittelle. Frittura consentita. Unica eccezione lecita in tempo di Quaresima. L’antico adagio in lingua perugina recita infatti “Per quarantasei giornate nun se fòn più le frittate”.

Ma a cosa si legava il divieto?

Al fatto che un tempo vigeva la diffusa abitudine di friggere usando non l’olio, ma lo strutto. Ed essendo questo un grasso animale, si violava l’obbligo dell’astensione dalle carni nel periodo quaresimale.

Oggi, friggendo con l’olio, si può tranquillamente eludere il divieto.

Un’abitudine generalizzata imponeva di incartare la padella di frittura e attaccarla al chiodo in cucina. Unica eccezione consentita era quella del 19 marzo, quando si potevano preparare le frittelle di san Giuseppe.

Venendo alla contabilità, c’è da rilevare che la durata della Quaresima corrisponde a circa quaranta giorni, in memoria dei quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto. Nel rito romano, il calcolo esatto arriva a quarantaquattro giorni. Ma ecco che alla fine del quinto secolo, la quaresima iniziava di domenica (1º giorno), durava cinque settimane complete (5x7=35 giorni) e si concludeva il giovedì della settimana santa, per un totale di quaranta giorni esatti. Successivamente, l’inizio della quaresima venne anticipato al mercoledì precedente la prima domenica (altri quattro giorni), e nel computo della quaresima furono anche inclusi il Giovedì, il Venerdì e il Sabato Santo. Si arriva così al numero esatto di 46.

Come sia, anche domani potremo mangiare questa ghiotta preparazione.

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