INVIATO CITTADINO San Francesco al Prato, occhio alle buche
Quelle buche sono veramente parecchie e pericolose. Stanno lì da anni e nessuno fa niente per risolvere il problema
Complesso monumentale di San Francesco al Prato, davanti a San Bernardino… attenti alle buche. Le cose sono due: o si segnalano o si attappano. Non si tratta, peraltro, di un lavoro impegnativo o costoso: basta qualche palata di terra. Ma, se non si fa niente, si rischia di rimetterci qualche osso. In particolare, rischiano grosso quanti ci portano abitualmente i cani a sgambare.
Intendiamoci: la cosa non è di oggi, ma è ormai corretto definirla “storica”. Come dimostrano – raccolti in fondo alle buche – le cicche, i tappini di birra e altro presidio di carattere sanitario… che non ci piace documentare.
Quelle buche sono veramente parecchie e pericolose. Stanno lì da anni e nessuno fa niente per risolvere il problema.
Ve ne sono tre vicino alla splendida Cappella coi bassorilievi di Agostino di Duccio. Ma ce n’è una, veramente importante, a lato di un albero abbattuto anni fa, del quale resta la base rinsecchita. Il defensor civitatis Gianluca Papalini – cui siamo debitori di numerose segnalazioni su quanto non va in città – ci ha mostrato, entrandoci con una gamba, la profondità veramente preoccupante.
Con la bella stagione, abbiamo visto torme di giovani distesi sul prato a prendere il sole, a cantare e socializzare. E qualcuno perfino a scambiarsi effusioni che fanno bene al cuore. Tutto bene, dunque. Salvo quelle buche, assolutamente da chiudere.