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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Day hospital oncologico, Cittadinanzattiva promuove il Santa Maria della Misericordia

Sondaggio tra gli utenti. Unica pecca: l’attesa per la preparazione dei farmaci da assumere

Cittadinanzattiva Umbria–Tribunale Diritti del Malato ha presentato nel corso di un incontro con gli operatori sanitari e le associazioni, i risultati regionali di un monitoraggio nazionale sui tempi di attesa dei pazienti nell’accesso alle cure nei day hospital oncologici.

“La nostra attenzione si è concentrata su questo specifico settore assistenziale in rapporto alle segnalazioni dei cittadini, a livello nazionale, riguardanti lunghe liste di attesa per interventi oncologici, esami strumentali, sospetti errori diagnostici – dice il coordinatore regionale Danilo Bellavita – l’oncologia è la prima voce di segnalazioni dell’utente, a scala nazionale che sfiora il 40%”.

Per effettuare il monitoraggio nazionale, riferisce una nota del Santa Maria della Misericordia, sono stati raccolti questionari con risposte da parte delle strutture con 72 domande organizzate in 22 temi con domande che prevedono una risposta chiusa con modalità “sì/no”, mentre per i pazienti è stato utilizzato un questionario con 36 domande. Per l’Umbria sono stati coinvolti nell’audit gli ospedali di Terni, Spoleto, Foligno e Perugia.

Ai pazienti sono state chieste informazioni in maniera del tutto anonima con l’obiettivo di contribuire al miglioramento del servizio, per favorire le migliori scelte organizzative.

Rispetto ai dati nazionali, l'Umbria ha evidenziato dati qualitativi nella maggior parte degli elementi valutati, superiori alla media nazionale, tranne che per l’attesa per la preparazione dei farmaci da assumere.

L’Azienda ospedaliera di Perugia, presente all’incontro con il direttore della struttura di Oncologia mMedica, dottor Fausto Roila, e il commissario straordinario Antonio Onnis ha integrato i dati emersi dal monitoraggio di Cittadinanzattiva: “Il livello dei servizi offerti dal day hospital oncologico ci soddisfa, ma ci impegna, a costanti miglioramenti - ha sottolineato Roila- Il monitoraggio del servizio di trasporto dei pazienti dalla loro abitazione all’ospedale e le attese dell’arrivo della terapia farmacologica da somministrare sono criticità da affrontare, anche con il contributo delle associazioni di volontariato”.

L’incontro è servito anche per ribadire il ruolo fondamentale delle associazioni e del volontariato, con un coordinamento delle attività svolte, in un’ottica di rete. “Incontri come questi sono necessari non solo in settori specifici – ha ribadito il commissario Onnis – ma anche in tutte quelle aree assistenziali dove il paziente è più fragile. Il ruolo civico di controllo e monitoraggio - ha aggiunto - è attività di stimolo per il miglioramento dell’attività assistenziali”.

Da parte di Cittadinanzattiva è emerso, a margine dell’incontro nell’aula Rita Montalcini del CREO, l’impegno di aprire un tavolo di confronto dell’associazionismo civico in sanità, su scala regionale: l’obiettivo è quello di realizzare un coordinamento a salvaguardia della specificità di ogni associazione, ma al contempo promuovere un solo canale di comunicazione con istituzioni ed enti sanitari regionali.

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