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INVIATO CITTADINO Elce. Quella rotatoria 'Vittime della mafia' è vittima dell'incuria

Non è esagerato definirla una giungla

Elce. Quella rotatoria, invasa dalla vegetazione, è in condizioni indecenti. Non è esagerato definirla una giungla. Posta fra Via Annibale Vecchi e viale Orazio Antinori, è intitolata alle ‘Vittime della mafia’. Già il giorno dell’inaugurazione non fu una buona partenza. Il circolo di sassi era sconnesso e le autorità si muovevano in un contesto negletto e poco dignitoso.

Al disastro fu posto rimedio nei giorni successivi, aggiungendo qualche palata di cemento e rimurando le pietre. Il fatto è che quella rotatoria non ha pace. A scansione settimanale, o giù di lì, i segnali vengono divelti e le pietre smosse da guidatori disinvolti. Spesso con elevata gradazione alcoolica nel sangue. Non è un caso che il fenomeno si verifichi il sabato notte o, per meglio dire, nelle ore piccole della domenica mattina.

Quanto alla parte centrale, una palina comunica che se ne prende cura (‘dovrebbe’ prendersene cura) un’azienda, il cui nome è scritto nella tabella. Ma sta di fatto che quella piccola superficie è invasa da erbe la cui altezza supera il metro. Segno evidente che la “curatela” è abbandonata non da qualche giorno, ma da mesi.

Che fare? Il Comune inviti gli inadempienti a provvedere. O, in alternativa, si prenda cura direttamente dello sfalcio. Addebitandone poi il costo a chi di dovere. Altrimenti, revochi l’assegnazione e la ceda ad altro soggetto diligente.

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