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INVIATO CITTADINO Arco dei Tei. Dopo l’ecografia, le staffe di acciaio per sorreggere le testate d’angolo

Intorno a queste barre, solidamente impiantate fino alla profondità di cento centimetri, una ricementazione di materiale fittile e lapideo. Fino alla ricollocazione finale, in superficie, degli elementi originali

Arco dei Tei. Dopo l’ecografia, le staffe di acciaio per sorreggere le testate d’angolo. Intorno a queste barre, solidamente impiantate fino alla profondità di cento centimetri, una ricementazione di materiale fittile e lapideo. Fino alla ricollocazione finale, in superficie, degli elementi originali. Gli stessi che, numerati e classificati, erano stati rimossi perché traballanti. Un’operazione assai simile alla ricostruzione di un dente. La panoramica, il perno in radice, la ristrutturazione.

Un modo di procedere che unisce tecnologia e umanità, rispetto e considerazione.

Specie le pietre angolari erano in condizioni di equilibrio precario. Tenute su con tirantini d’acciaio e qualche stopper, evidenziavano una instabilità strutturale preoccupante. Potevano insomma, piombare in testa ai passanti sotto lo storico arco della Pesa.

Abbiano osservato la cura con cui personale esperto ha proceduto al lavoro. Sostegni sotto il pietrone, per evitarne il collasso. Ma anche alleggerimento del peso gravitante dall’alto, per scongiurarne il cedimento. 

FOTO - Arco dei Tei. Dopo l’ecografia, le staffe di acciaio

Nei prossimi giorni verificheremo gli stati di avanzamento della ricostruzione, apprezzandone l’effetto estetico. Sulla sicurezza, c’è da mettere la mano sul fuoco.

Per quanto attiene al progresso dei lavori sul soprarco, il versante che guarda corso Bersaglieri è quasi completo. E c’è da dire che l’effetto è sorprendente. C’è ancora da agire sul prospetto che dà in via Pinturicchio e sulla chiesa di Santa Maria Nuova. Oltre alla Porta, è l’insieme di prossimità da recuperare. Ma avremo modo di tornarci. Intanto ci limitiamo a dire che quelle finestrelle (di dubbia legittimità) gridano vendetta. È vox populi facilmente verificabile.

Interessa rilevare, e comunicare al lettore, il fatto che abbiamo visto all’opera i restauratori anche nella giornata di Ferragosto. A riprova della decisa volontà di riconsegnare il restauro entro la data prevista del 9 settembre. Se non è serietà questa.

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