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Giovedì, 30 Novembre 2023
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Rischi idrogeologici, Nardi (Università per stranieri) lancia l'appello ai giovani: "Studi multidisciplinati per ridurre i pericoli"

Centro di Studi sulle risorse idriche e i rischi idrogeologici ed ambientali chiama i giovani a riflettere sulla formazione necessaria per affrontare queste indifferibili problematiche

Fernando Nardi, direttore del centro di ricerca su rischi idrogeologici, lancia un appello ai giovani sul clima: "Scienze ingegneristiche e umanistiche insieme per mitigare rischi climatici ed idrogeologici".

L’impatto della crisi energetico climatica chiama un sempre crescente numero di studiosi ed esperti a riflessioni condivise sullo status quo ambientale e sulle possibili strategie di contrasto al climate change.

Nardi, professore associato di Costruzioni idrauliche, marittime e Idrologia, è da sempre impegnato nella ricerca su infrastrutture idriche, pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile, gestione delle risorse idriche ed idrogeologiche, e di recente anche nel settore emergente della Citizen Science, ovvero l’insieme delle azioni che prevedono il coinvolgimento dei cittadini in progetti scientifici di monitoraggio e mitigazione dei rischi ambientali.

Anche l’Università per Stranieri di Perugia, col Centro di Studi sulle risorse idriche e i rischi idrogeologici ed ambientali (WARREDOC - Water Resources Research and Documentation Center), per voce del suo direttore Fernando Nardi, chiama i giovani a riflettere sulla formazione necessaria per affrontare queste indifferibili problematiche: "L’infausta concatenazione di eventi a cui stiamo assistendo oggi, dovuta alla guerra in Ucraina e alla conseguente crisi energetica - che va ad accrescere quella climatica - ha un impatto globale sul pianeta, con la conseguenza che il climate change potrebbe ulteriormente aggravarsi. Non basterà quindi da sola – sottolinea il direttore del Warredoc – la spinta dell'innovazione per affrontare la transizione ecologica ed energetica; occorre creare in tutti i cittadini una vera e propria cultura dei temi ambientali e climatici. Anche il triste evento alluvionale e le vittime di quello di piena nelle Marche ci insegna per l'ennesima volta – sottolinea Fernando Nardi - che i cittadini a rischio vanno informati e ancor prima educati riguardo tali evenienze, e che la conoscenza dei rischi può salvare tante vite quante l'opera ingegneristica".

Oltre all'impegno sociale sui temi ambientali, al coinvolgimento delle comunità locali in progetti innovativi, è necessario che i giovani si informino e riflettano sull'importanza di programmi educativi che promuovano la sinergia tra scienze fisico matematiche e scienze umanistiche. “Solo da tale contaminazione multidisciplinare potrà fiorire una nuova generazione di professionisti del settore climatico e ambientale, i quali tengano in conto la necessità di innovazione sia tecnologica che culturale. Solo i valori dell’umanesimo – conclude il prof. Nardi - possono a mio avviso far sbocciare nelle nuove generazioni la conoscenza critica necessaria ad affrontare le nuove sfide ambientali, pandemiche ed energetiche”.

Alla Stranieri giovani studenti e ricercatori provenienti da tutto il mondo si incontrano e si formano oggi studiando sia materie tecniche sia storico-letterarie per accrescere la coscienza ecologica e per approcciare le indifferibili problematiche ambientali che incombono sul nostro presente e si abbatteranno sul nostro futuro.

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