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Giovedì, 25 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Trecchiodi all'attacco: "Progetto trappola per il ripristino della ex Fcu"

Parla l'esperto di trasportistica: "Trovare ora una soluzione innovativa: l'uso del Tram-Treno"

Progetto trappola per il ripristino della ex Fcu da Ponte S. Giovanni a Terni. Così siamo daccapo al problema. Parola di Alessio Trecchiodi.

Cosa serve?

“Per ripristinare il servizio ferroviario su questa tratta occorre tenere presente una cosa essenziale: serve un progetto equilibrato in armonia con le prestazioni che può fornire questa infrastruttura, in modo che l’esercizio quotidiano possa essere verosimilmente sostenibile”.

Quale la storia?

“La Fcu fu progettata e realizzata più di un secolo fa, con un percorso molto accidentato”.

Quali le criticità?

“In primis, la presenza di curve che non superano i 300 metri di raggio e ciò limita la velocità a 90 km/h”.

Sulle tratte rettilinee quale velocità?

“Sulle poche tratte in rettilineo sarà possibile una velocità massima di 100/110 km/h, ma in ogni modo non adatta per collegamenti ad alta velocità Perugia Roma!”.

Fu questa la causa del blocco?

“Il motivo principale che portò alla sospensione del servizio (nel 2017) fu certamente la mancanza di manutenzione, ma pesò parecchio un’altra questione”

Quale?

“Pesò più di tutto la mancanza di utenza”.

Insomma, pochi passeggeri, gestione a rimessa?

“Proprio così. Serve quindi ora trovare una soluzione innovativa affinché questa bassa utenza sia superata. Finora invece, in assenza di un progetto industriale economicamente pagante, la preoccupazione principale sembra essere stata quella di chiedere sostanziosi finanziamenti per il ripristino dei binari, ma senza chiedersi: e dopo?”.

Insomma, su queste basi economiche non si può andare avanti?

“Se il problema della scarsissima utenza rimarrà tale e quale, i costi per l’esercizio diverranno insopportabili e quindi la manutenzione tornerà prepotentemente a configurarsi come il problema principale”.

Con quali conseguenze?

“Inevitabilmente, si ricomincerà a parlare di sospensione del servizio ferroviario con sostituzione tramite il più ‘economico’ servizio su gomma e torneremo a rivedere le erbacce sui binari”.

Insomma, non vale la pena di spendere senza costrutto!

“La furbata di considerare questa linea d'interesse nazionale, magari per catturare i forti finanziamenti statali, potrebbe viceversa essere ora utilizzata per un progetto innovativo di valore nazionale sulla Fcu (in accordo con RFI e Trenitalia), per sperimentarvi l'uso del Tram-Treno da trasferire poi su decine di città, ugualmente dotate di ferrovie nella propria area metropolitana”.

È dunque sbagliato proporre una ipotetica e fantomatica relazione Perugia-Roma? Spiegacelo con argomentazioni rigorose, ma comprensibili.

“Questa scelta sbagliata impone che il peso assiale della linea da 16 tonnellate per asse venga aumentato a 18, con ulteriori incalcolabili costi (e tempi) per la riapertura! Tra l'altro, il trasporto merci - dove il peso assiale richiesto deve essere tra 20 e 22,5 tonnellate per asse - rimarrebbe impossibile nella ex Fcu. Quindi, che senso ha categorizzare questa come linea d'interesse nazionale?”.

Viceversa, con la soluzione auspicata da te e da Italia Nostra?

“Viceversa, col Tram-Treno avremo mezzi ferroviari leggerissimi (62 tonn. contro i 140 /160 di una elettromotrice ferroviaria), meno energivori (550 kw contro le 2000 kw) ed eccezionalmente più veloci su questa tormentata linea, in confronto alla classica elettromotrice ferroviaria”.

Insomma: non ripartire a tutti i costi ripetendo gli errori ma operare, ora e adesso, la migliore scelta strategica per la nostra Fcu.

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