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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sic transit gloria mundi. Rimosso lo stemma cardinalizio di Bassetti dal palazzo arcivescovile. Una proposta

Sic transit gloria mundi. Rimosso lo stemma cardinalizio di Bassetti dal palazzo vescovile. In preparazione del subentro del nuovo nominato Ivan Maffeis.

È prassi consolidata… ma fa tristezza.

L’insediamento è in calendario per il prossimo 11 settembre.  Seguiranno i “riti esplicativi” dell’unzione crismale, della consegna del libro dei Vangeli, dell’anello, della mitra e del pastorale, l’insediamento e l’abbraccio di pace.

Com’è noto, ogni vescovo si sceglie simbolo e motto. Si precisa che le scelte di don Ivan sono le seguenti.

Gli ornamenti esterni caratterizzanti lo stemma di un Arcivescovo Metropolita (oltre ai venti fiocchi pendenti ai due lati dello scudo) sono la croce patriarcale e il pallio.

Maria, la Stella. Nello scudo, la stella richiama Maria, alla cui materna protezione il nuovo Vescovo affida il suo ministero e la Diocesi di Perugia–Città della Pieve;

Giovanni evangelista, l’Aquila. L’aquila è il simbolo dell’Evangelista Giovanni (a cui corrisponde il nome Ivan) e insieme sottolinea le origini trentine dell’Arcivescovo;

Monti e colline. I monti sono un tributo alle rigogliose colline dell’Umbria.

Argento e azzurro dello sfondo. L’argento dello sfondo è il colore della trasparenza, quindi della verità e della giustizia, mentre l’azzurro simboleggia il distacco dai valori terreni e l’ascesa verso Dio.

Il motto. Tratto dalla lettera di San Paolo ai cristiani di Colossi (1, 27), “Cristo in voi” è il motto scelto dall’Arcivescovo. Esprime l’impegno per l’annuncio missionario e insieme la fiducia che Cristo già abita il cuore dell’uomo e costituisce la sorgente dell’incontro e della comunione.

Questo è quanto previsto.

Giungono dal professor Elmo Mannarino una riflessione e una proposta.

La riflessione suona: “La storia non si rimuove, va avanti per apposizioni successive. La porpora al nostro vescovo ha rappresentato un momento eccezionale nella storia di Perugia ed ha cambiato ruolo e percezione della Chiesa in città. La memoria dell’opera di Bassetti non può essere cancellata”.

La proposta. “Nell’androne dell’Episcopio si potrebbero collocare gli stemmi degli ultimi Vescovi che hanno guidato la Diocesi. Sarebbe bello esporre, allineandoli, gli stemmi degli arcivescovi dal Novecento ad oggi. Come avviene nelle università, ministeri ed istituzioni importanti dello Stato”.

Non si può che condividere.

Rimosso lo stemma del cardinale Gualtiero Bassetti


 

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