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INVIATO CITTADINO Rimbocchi, nuova scuola: le associazioni non ci stanno

Scuola al campo di calcio dei Rimbocchi, le associazioni non ci stanno e, alla riunione del 9 scorso, approvano una mozione alla… quasi unanimità

Scuola al campo di calcio dei Rimbocchi, le associazioni non ci stanno e, alla riunione del 9 scorso, approvano una mozione alla… quasi unanimità.

Il presidente di Elce Viva, Michele Chiuini, rende noto, con una lettera circolare, lo stato dell’arte relativo al dissenso delle associazioni circa la temuta realizzazione di edilizia scolastica al Cva. Malgrado le promesse, da parte del Comune, di riduzione dell’impatto ambientale mediante una cementificazione inferiore a quella del progetto iniziale.

Netta opposizione, con motivazioni condivise da ben 34 voti a favore, nessun contrario e 6 astenuti. Chiuini ringrazia i partecipanti, fra i quali l'Assessore comunale Margherita Scoccia, Tiziana Carli della Provincia, i parroci Don Gaetano e Don Riccardo per aver messo a disposizione il Teatro della chiesa parrocchiale di San Donato all’Elce.

E ripropone all’attenzione dei soci la mozione approvata, dalle linee inequivocabili.

Queste le ribadite criticità, espresse più volte anche sulla stampa.

La prima riguarda il consumo di suolo e recita testualmente: “L’edificio risulta un ulteriore consumo di suolo a scapito di un’area destinata a verde pubblico e attrezzature sportive, che andrebbe conservata e riqualificata, e non cementificata, al fine di risolvere i problemi di degrado esistenti”.

Poi si sottolinea che l’edificio sorgerebbe come un fungo in quanto “svincolato da qualsiasi piano di edilizia scolastica sia provinciale che comunale”.

Quindi si stigmatizza il fatto che “il progetto dell’edificio è isolato dal contesto e non si accompagna alla riqualificazione del CVA, mancando un progetto complessivo dell’area dei Rimbocchi. Progetto che indichi viabilità e parcheggi, aree verdi, attrezzature sportive, paesaggistica”.

E l’incremento del traffico? Infine, non va sottovalutato l’impatto relativo alle complicazioni sul piano della circolazione stradale, esprimendo viva preoccupazione: “I problemi di traffico esistenti ai Rimbocchi durante l’orario di apertura e chiusura delle scuole saranno esasperati dalla presenza della scuola, in mancanza di nuovi sistemi di trasporto pubblico.

Le conclusioni si traducono in un appello affinché venga redatto un progetto complessivo dell’area dei Rimbocchi, fornendo tempi certi per la riqualificazione del CVA e delle aree verdi.

Si esige partecipazione. Infine, si invoca attenzione a “un processo partecipativo che includa una presentazione pubblica di un nuovo progetto complessivo dell’area senza scuola”.

Posizione, come si vede, difficilmente conciliabile con le ipotesi realizzative finora circolate.

Intanto, si procede a testa bassa con carotaggi e progetti. Ignorando – si lamenta – i passi fondamentali della democrazia partecipativa.

Come a Monteluce, suoneremo l’Incompiuta? Dice la gente: “Faranno come a Monteluce: un aborto annunciato. Fummo chiamati a dire di sì a un progetto che era pronto, senza nessuna possibilità di incidere. In quel caso, abbiamo viso com’è andata a finire: soldi (anche) pubblici sprecati e, in scena, l’Incompiuta di Franz Schubert… drammaticamente incompleta”.

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