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Una svolta etica ed estetica per ridare dignità al quartiere perugino di Monteluce

Sabrina Cittadini, monteluciana doc, già presidente e animatrice dell’associazionismo di quartiere

Monteluce, serve una svolta etica ed estetica per riportare il quartiere a dignità. Così proprio non va.

Questo il senso dell’intervista a Sabrina Cittadini, monteluciana doc, già presidente e animatrice dell’Associazionismo di base, oltre che attenta osservatrice di quanto accade nella zona in cui peraltro vive da sempre.

Dichiara: “Dopo gli estetici bidoncini esibiti nel centro storico, con tanto di fascia tricolore, speriamo che, a questa svolta estetica assunta dall’amministrazione, faccia seguito un impegno altrettanto evidente sul fronte Monteluce”.

Di che si tratta? Apriamo il cahier de doléances!

“Cominciamo col parlare del sottopassaggio che congiunge da un lato il bar, la pizzeria, la posta, con il versante opposto, ove hanno sede la Banca, il negozio di telefonia, la tabaccheria”.

Come sta la questione?

“Questa infrastruttura è interdetta al passaggio pedonale da almeno due anni, con transenne posizionate dal Comune (foto in pagina). E pare non ci sia verso di riattivare niente di niente”.

C’è dell’altro?

“Come se non bastasse, a rendere pericoloso il percorso sono le evanescenti strisce pedonali all’altezza dell’ufficio postale: le zebre sono addirittura diventate invisibili”.

Con quali conseguenze?

“Il risultato di questa situazione precaria consiste in una condizione di pericolosità permanente a carico dei pedoni. Teniamo presente che l’attraversamento pedonale si trova in un tratto di strada rettilinea, dove gli automobilisti tendono ad accelerare e spesso a superare gli autobus che hanno la fermata davanti al tabaccaio. Per non parlare, poi, delle condizioni del manto stradale, lesionato in più punti”.

Per l’imminente Festa dell’Assunta che si fa? Un quindici agosto ridimensionato?

“Sia in vista della festività dell’Assunta, sia pensando alla prossima riapertura della scuole, vorremmo capire il perché di questa chiusura del sottopasso e per quanto tempo ancora dovremo subire questo degrado. Le scale del sottopasso sono coperte da foglie secche, vegetazione rigogliosa, cartacce e immondizie di ogni genere: non si ripristina, non si pulisce”.

Va ricordato che il Comune, per la sua negligenza nella manutenzione, per infiltrazioni e danni vari, è stato in passato condannato a risarcire i titolari dei negozi sotto la strada, all’interno del sottopasso (ndr).

In conclusione?

“Non solo il sottopassaggio è pieno dell’impensabile, ma poco sopra ci sono i tavolini del bar e della pizzeria che somministrano bevande e alimenti. Questa condizione di degrado è penalizzante e ostativa a una corretta gestione delle attività e dei servizi”.

Le maggiori criticità?

“Presto detto: sporcizia, roditori, foglie secche e chissà cos’altro...anche Monteluce è centro storico.

Anche Monteluce ha diritto ad una svolta etica ed estetica che passa per il rispetto di chi vive e lavora in un luogo così pesantemente penalizzato!”.

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