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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ricercatrice dell'Università degli Studi di Perugia vince il premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”

La giuria del premio ha valutato oltre 300 richieste provenienti da tutta Italia, e la dottoressa Mariani è risultata prima nel panel disciplinare di riferimento

Valentina Mariani, dottore di ricerca in Fisica a Perugia e attualmente giovane postdoc del gruppo di ricerca CMS del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo perugino, è tra le vincitrici dell’edizione 2020 del premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”, una selezione molto competitiva.  

Il premio, istituito diciotto anni fa dall’azienda francese L’Oréal, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, prevede l’assegnazione di 6 borse di studio, ognuna del valore di 20.000 euro, ad altrettante scienziate under 35 attive nei campi delle Scienze, promuovendo l’essenziale ruolo svolto dalle donne all’interno dell’impresa scientifica. 

Valentina Mariani si è aggiudicata il finanziamento grazie a un progetto sullo sviluppo futuro dell’esperimento CMS, uno dei quattro esperimenti presenti presso l’LHC del CERN, e la possibilità quindi di osservare nuovi fenomeni in un campo inesplorato.  

La giuria del premio ha valutato oltre 300 richieste provenienti da tutta Italia, e la dottoressa Mariani è risultata prima nel panel disciplinare di riferimento.

“La borsa - spiega la dottoressa Mariani -, consentirà alle vincitrici di lavorare per dieci mesi in qualsiasi istituto italiano e quindi di portare avanti le loro attività di ricerca. Nello specifico, il progetto premiato riguarda CMS e, in particolare, la sua evoluzione, che fa riferimento alla fase di alta luminosità di LHC, la quale, a partire dal 2027, ci fornirà la possibilità di osservare un numero molto elevato di collisioni tra particelle all’interno dell’acceleratore, aprendo la possibilità di osservare fenomeni così rari che ad oggi non siamo in grado di studiare”.

CMS, che insieme ad ATLAS detiene la paternità della scoperta del bosone di Higgs nel 2012, è frutto di una delle più estese collaborazioni scientifiche internazionali, che raccoglie numerosi scienziati appartenenti a 200 istituti di 50 paesi differenti. L’INFN rappresenta l’Italia in CMS sin dalla sua fondazione e continua a svolgere un ruolo di primo piano all’interno delle attività legate all’esperimento, contribuendo con circa 250 fisici provenienti da molti atenei e sezioni italiane. 

Il gruppo di ricerca CMS di Perugia svolge un ruolo chiave nella formazione internazionale dei giovani ricercatori così come nella progettazione e realizzazione del nuovo esperimento. Oltre a responsabilità legate al funzionamento e analisi dei dati attuali, Perugia coordina la collaborazione italiana di CMS con il dott. Gian Mario Bilei, Dirigente di Ricerca INFN, così come le attività di upgrade dell’esperimento CMS con il prof. Livio Fanò del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università dagli Studi di Perugia.  

Le attività di upgrade di CMS hanno permesso un investimento di oltre 2 milioni di euro negli ultimi 2 anni destinati al potenziamento dei laboratori di Fisica e all’ingresso nel mondo della ricerca di giovani post-doc. 

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